Rinnovabili

Italia: il ritardo su Kyoto ci costa 4 mln al giorno

Quanto costa all’Italia il mantenere una quota di emissioni di CO2 superiore all’obiettivo previsto dal Protocollo di Kyoto? A spiegarlo è Erika Gerardini, portavoce del Coordinamento Romano Acqua Pubblica, che riporta una cifra preoccupante: ben oltre 4 milioni di euro al giorno sarebbe infatti il debito che si sta accumulando, “per la precisione, dal 1° gennaio 2008 il debito è di 47,6 euro ogni secondo e al 20 marzo, secondo i dati che si possono leggere sul contatore del sito del Kyoto Club, abbiamo già superato i 320 milioni di euro che diventeranno quasi 1,5 miliardi di euro a fine 2008”. “Questo costo – prosegue Gerardini – deriva dal divario di oltre 75 milioni di tonnellate di CO2 (aggiornamento al marzo 2008) che ci separa dagli obiettivi di Kyoto, con un livello di emissioni del 9,9% superiore rispetto al 1990. Va ricordato che nel periodo di adempimento 2008-2012, la quantità di emissioni assegnate all’Italia è pari a 483 Mt CO2 eq (-6,5% rispetto al 1990)”. “Questa – aggiunge la portavoce del Comitato – è un’emergenza pesante in termini economici, di immagine e di mancate opportunità. Paghiamo dieci anni di sottovalutazione del problema climatico e di una notevole superficialità rispetto all’entrata in vigore del Protocollo”. “Poiché ogni ulteriore ritardo comporterà costi crescenti – conclude il comitato – sarà fondamentale che le istituzioni mettano al centro delle politiche del paese la questione climatica, con conseguenti scelte oculate su efficienza energetica, utilizzo delle fonti rinnovabili e trasporti”.

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