Fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2 alla base dell’accordo stretto in linea con il Clean Development Mechanism.
Stretto l’accordo bilaterale fra Italia e SudAfrica finalizzato allo sviluppo di progetti comuni per la riduzione delle emissioni, il potenziamento delle energie rinnovabili e al miglioramento dell’efficienza energetica. Sottoscritto nell’ambito del G8 di Siracusa, a seguito di un’intensa attività di confronto fra le parti, da entrambi i Ministri dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo pre l’Italia e Marthinus Van Schalkwyk per il SudAfrica, tale accordo si propone di individuare progetti in campo ambientale in modo tale da favorire ed incentivare gli investimenti nell’ottica dell’efficienza energetica e dei CDM, ovvero i Clean Development Mechanism in quanto meccanismi grazie ai quali i paesi industrializzati, in questo caso l’Italia, investono nei paesi ‘in via di sviluppo’ trasferendo competenze e tecnologie a basso contenuto di carbonio. Per quanto riguarda invece il SudAfrica, l’auspicio è quello di sollevare il Paese da una serie di problemi che sta mettendo a rischio l’intero territorio derivanti dal surriscaldamento globale; nelle aree ad ovest ad esempio si registrano precipitazioni sempre più intense, il Paese rischia di perdere il 20% della produzione di mais ed inoltre dal punto di vista energetico il 92% dell’energia è prodotta dal carbone. Gli obiettivi dell’accordo, sul lato sudafricano, dunque, sono sostanzialmente due: fare in modo che il Paese diventi sempre più flessibile nei confronti dei cambiamenti climatici migliorando la sua capacità di reagire ed adeguarsi ad essi; in secondo luogo, avviare lo sviluppo delle energie rinnovabili.