Veicoli ad emissione zero che possono muoversi come un ragno in tutte le direzioni, cambiare pelle e funzionare. Il prototipo nascerà da un accordo italo-giapponese
La creatività italiana può riconquistare il posto di assoluto rilievo che le spetta nel mondo dell’auto, grazie al nuovo concetto di “Innovation design”. E’ risultato evidente a Tokyo, in occasione dell’incontro “Auto Innovation Design: Italy and Japan towards a cleaner, smarter car” organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura in Giappone e dall’Ambasciata d’Italia.
L’incontro è stata l’occasione per presentare un progetto inedito, che mira alla realizzazione – per la prima volta in assoluto – di un prototipo “Italia-Giappone”. Il prototipo nascerà su tre elementi di base molto chiari: utilizzo di combustibili ricavati da fonti non fossili, innovativo sistema di trazione “ad architettura aperta”, capace cioè di integrare diverse tecnologie in base alla fonte energetica sfruttata, per ottenere emissioni zero dal tubo di scarico. L’obiettivo dei tre coordinatori italo-giaponesi del progetto, Cirps Sapienza Università di Roma, Ken Okuyama Design e Torino Design, è di riuscire ad attirare il meglio delle conoscenze e delle capacità tecnologiche di Italia e Giappone per presentare il prototipo al Motorshow di Tokyo (“www.tokyo-motorshow.com”:www.tokyo-motorshow.com) ad ottobre 2009 ed al Motorshow di Bologna (“www.motorshow.it”:www.motorshow.it) a dicembre 2009, oltre che ad H2Roma energy&mobility show (“www.h2roma.org”:www.h2roma.org) del prossimo anno.
A Tokyo, grazie allo sforzo della Sapienza Università di Roma e della piemontese Torino Design, l’Italia dell’auto ha portato alcune delle sue eccellenze a dibattere, con i Giapponesi, il tema dell’Auto innovation design. Il fine è quello di trovare nuove strade lungo le quali far ripartire l’industria dell’auto del nostro Paese.
Le grandi marche giapponesi hanno risposto all’appello italiano, stimolate dalla Ken Okuyama Design e dimostrando che con nuove idee l’amata quattro ruote può sicuramente ripartire. La Nissan, la Honda, la Mitsubishi e l’associazione dei costruttori giapponesi JAMA hanno partecipato all’incontro presso l’Istituto Italiano di Cultura.
Il veicolo che può venir fuori già oggi da un processo di innovation design è collegato con l’esterno come un Blackberry, si muove in tutte le direzioni come un ragno, cambia abito, funzione, scopo, addirittura durante la stessa giornata, può viaggiare da solo, oppure incolonnato con altri suoi simili in una specie di trenino che lo integra ai trasporti pubblici. E soprattutto non inquina. Mai, nemmeno in fase di costruzione o dismissione, perchè è incredibile scoprire quanti componenti possano già oggi essere realizzati con materiali completamente biologici o riciclabili.