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Israele incontra gli Usa sul biofuel dalle acque reflue

(Rinnovabili.it) – Grazie alla ricerca, che da anni la società Israeliana Applied CleanTech porta avanti , sullo sviluppo dei processi per la depurazione delle acque reflue, e grazie anche, alla professionalità del lavoro di Qteros e del gruppo di scienziati che l’ha resa meritevole per aver elaborato tecnologie per la trasformazione delle biomasse in etanolo cellulosico, Israele e Usa, rispettivamente i paesi di appartenenza delle due società, hanno firmato un importante accordo per la generazione di biocarburante detto di “seconda generazione”.
Consentire la sicurezza energetica, la sostenibilità economico-ambientale, e garantire un’uguale distribuzione dell’energia in tutto il mondo, è ciò che Qteros, che ha sede nel Massachussets, si prefigge quotidianamente come scopo delle proprie ricerche.
Il team di lavoro della compagnia americana, ha stimato che è possibile produrre da 120 a 135 galloni di etanolo per ogni tonnellata di “Recyllose-sewage”, il fango liquamoso ad alta concentrazione di cellulosa derivante dalla depurazione delle acque di spurgo delle aree urbane.
I protagonisti del concretizzato accordo, si sono detti soddisfatti di aver raggiunto un così importante proposito, affermando il loro primato nell’elaborazione di una “tecnologia commercialmente valida per la creazione di etanolo da scarti dei rifiuti liquidi urbani e agricoli”.
Il progetto, finanziato in parte dal Binational Industrial Research and Development (BIRD), istituito da Stati Uniti e Israele, per sostenere investimenti in prodotti innovativi e all’avanguardia, influenzerà positivamente anche sul taglio dei costi relativi alla manutenzione degli impianti di depurazione, altrimenti molto costosa, e grazie anche al ricavato “aggiuntivo” ottenuto per l’appunto dalla vendita del biocarburante.
Questo nuovo tipo di generare energia contribuirà ad “aiutare i governi locali di tutto il mondo con i loro budget limitati”,
ha affermato Jeff Hausthor, project manager di Qteros, che ha accolto con esito positivo la proposta del governo americano di voler aumentare dai 10 miliardi di galloni , stimati fino ad oggi per la quantità di etanolo prodotto, fino ad un massimo auspicabile di 36 miliardi entro il 2022.
Il combustibile ricavato dalle acque reflue, si dimostra così , come anche quello ricavato dagli scarti alimentari, essere una valida alternativa nella generazione di energia pulita. A differenza delle tecniche per la produzione del biocarburante tradizionale, che utilizza il mais, quello del Recyllose-sewage è però un tipo di trattamento che non lega a sè le polemiche circa il costo degli alimenti, quindi potenzialmente a minor impatto ambientale.

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