Che sia fondamentale per il futuro del nostro pianeta sostituire la benzina con carburanti “bio” è ormai cosa nota a tutti. Il problema è cercare delle soluzioni alternative alla produzione di etanolo, evitando la produzione proveniente dai prodotti alimentari. La soluzione è quella di sfruttare le scorie agricole, ed arriva dalla Valle di Arava, in Israele, dove la ricercatrice Elaine Solowey, ha sviluppato una tecnologia in grado proprio di sfruttare gli “scarti” agricoli attraverso un metodo chimico per trasformare la cellulosa in zuccheri semplici, da cui si distilla l’etanolo. Il vantaggio viene dal fatto che le scorie agricole utili alla produzione di etanolo cellulosico sono abbondanti. Le piante selvatiche in questione si possono coltivare sfruttando risorse idriche sottoutilizzate, come l’acqua di scolo o l’acqua grigia non di fogna, e la Valle di Arava si presta molto a questo genere di coltivazioni.