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Isole artificiali per un nuovo idroelettrico

La società olandese Kema presenta un innovativo progetto con cui promette 1,500 MW d’energia pulita per i Paesi Bassi

Un’isola artificiale nel Mare del Nord che ospiti una centrale idroelettrica generando abbastanza energia per alimentare due milioni di case. E’ il progetto previsto per il 2020 dalla multinazionale olandese Kema (abbreviazione di Keuring Electrotechnisch Materieel Arnhem) che attraverso un piano da 3,5 miliardi di euro sta già effettuando i primi studi di fattibilità per individuare la migliore localizzazione. Queste “Energy Island” agirebbero come backup delle fattorie eoliche, garantendo elettricità nel caso la velocità del vento scenda sotto i valori minimi e fornendo una capacità di picco extra. Un sito ottimale, secondo Kema, dovrebbe trovarsi a 24-32 km dalla costa, in acque profonde circa 20 m, con un’estensione di 6 km per 4. Il progetto prevede la costruzione di enormi dighe per trattenere le acque del mare, scavando il centro dell’isola fino a 40 m sotto il livello del mare. Enormi argini artificiali sarebbero costruiti in modo da trattenere il mare e il centro dell’isola verrebbe scavato fino a 40 metri (130ft) sotto il livello del mare. Attraverso gli argini delle tubature porterebbero l’acqua all’interno, generando elettricità al pari di una diga, per poi essere nuovamente pompata all’esterno. Voci di corridoio fanno sapere che il governo olandese è candito tra i potenziali investitori: il progetto, con una capacità di 1.500 MW – simile a due grandi centrali elettriche – se realizzato darebbe una notevole spinta ai Paesi Bassi verso gli obiettivi in materia di energia rinnovabile e di riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 30% entro il 2020.