(Rinnovabili.it) – Arriva dalle Nazioni Unite la previsione che vede le energie rinnovabili protagoniste di un vero e proprio boom entro il 2050, azzardando un incremento della capacità di 100 exajoule favorita anche da una sostanziale riduzione dei costi di impianti e componenti.
Il gruppo intergovernativo dell’ONU sui cambiamenti climatici (IPCC) dovrebbe infatti presentare entro la prossima settimana circa 164 scenari ipotetici di sviluppo del futuro enenrgetico mondiale, tra cui quello sopracitato. Secondo indiscrezioni trapelate e diffuse dall’agenzia di stampa Reuters è stato previsto che, a seguito dell’aumento della generazione di energia da fonte alternativa non fossile, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica dovrebbe passare dai 220 miliardi di tonnellate previste a 560 tra il 2010 e il 2050, rispetto agli 1,53 trilioni di tonnellate complessive che sarebbero state rilasciate dalle centrali alimentate con carburanti fossili e dalle industrie tradizionali.
“Il costo della maggior parte delle tecnologie per le energie rinnovabili è diminuito, e significative innovazioni tecniche supplementari sono previste per il settore”, si legge nel documento. “Sono attese inoltre ulteriori riduzioni dei costi, con conseguente aumento del potenziale di mitigazione dei cambiamenti climatici” con la certezza da parte dell’IPCC che il passaggio all’utilizzo di tecnologie per la produzione di energia a basso impatto ambientale avverrà anche in assenza di normative ad hoc e anche nel caso in cui a Durban non dovesse essere firmato alcun documento giuridicamente vincolante.