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Investimenti nel fotovoltaico, pronti a fare il bis per il 2015

Il totale degli investimenti mondiali dedicati al comparto fotovoltaico potrebbe raddoppiare entro il 2015. E’ quanto afferma un rapporto redatto a due a mani dall’European Photovoltaic Industry Association (“EPIA”:https://www.epia.org/) e “Greenpeace Internetional”:https://www.greenpeace.org/international/en/publications/reports/Solar-Generation-6/ per disegnare presente e futuro per questo settore produttivo. Il documento, reso pubblico in questi giorni e intitolato “Solar Generation 6”:https://www.greenpeace.org/international/Global/international/publications/climate/2011/Final%20SolarGeneration%20VI%20full%20report%20lr.pdf, suggerisce che il fotovoltaico potrebbe rappresentare *al 2020 il 12% del fabbisogno energetico europeo* e fino al 9% a livello mondiale nel 2030.
“Il nostro obiettivo – spiega Sven Teske di Greenpeace – è quello di rendere il solare fotovoltaico una fonte energetica di tendenza attraverso una politica che sostegno un costo ottimale per i consumatori […] si tratta di una tecnologia chiave per la lotta contro il cambiamento climatico; la nostra ricerca dimostra come il settore crei 35-50 posti di lavoro per tonnellata di CO2 risparmiata all’ambiente e come aumenti la sicurezza dell’approvvigionamento energetico europeo riducendo la dipendenza dalle importazioni”.

Attualmente *il fotovoltaico catalizza 35-40 miliardi di euro in investimenti,* e questa stando alla ricerca potrebbe arrivare ai 70 miliardi nei prossimi quattro anni. Altro dato interessante, dal 2005 i prezzi del pv sono scesi di circa il 40% ed entro il 2015 dovrebbero calare di un ulteriore 40%, rendendo i sistemi solari un’alternativa sempre più valida alla tradizionale rete elettrica in molti paesi dell’Unione Europea.
Il rapporto prevede anche che l’attuale capacità solare globale possa crescere *dal suo livello odierno da 36 GW a quasi a 180 GW nell’arco di cinque anni,* soprattutto sotto la spinta europea che quadruplicherà la sua potenza attuale raggiungendo, per la stessa data, i 100 GW. Un effetto a catena di questo boom sarà un aumento del numero di posti di lavoro: l’industria fotovoltaica europea impiega attualmente 300.000 persone, un numero che potrebbe raddoppiare entro il 2015 e raggiungere gli 1,6 milioni nel 2020, se il supporto politico rimanesse costante ed efficace.

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