Ricostruzione del litorale a partire dalle sabbie derivanti dalla pulizia degli arenili. È il primo punto dell’innovativa intesa siglata oggi tra gli assessori all’ambiente della Provincia di Paolo Dalla Vecchia e della Provincia di Udine Enio Decorte sul trattamento dei rifiuti “spiaggiati”. L’accordo, siglato in previsione dell’avvio della stagione turistica, vuole realizzare economie di scala nella gestione di questi rifiuti di cui, lungo i litorali della Provincia di Venezia, ne sono stati raccolti nel 2009 quasi 14mila tonnellate con una spesa a carico dei Comuni di quasi 2milioni e 700mila euro.
Più nel dettaglio, sulle spiagge del Comune di Chioggia nel 2009 sono state raccolte 6172 tonnellate di rifiuti, tra cui 6 tonnellate di ingombranti e 700 tonnellate di legnami; a Venezia la raccolta è stata di 810 tonnellate, concentrate in maggioranza sulla spiaggia del Lido con una quota minore a Pellestrina; a Cavallino Treporti, sulle sole spiagge libere, nel 2009 sono state raccolte 18,5 tonnellate di rifiuti; a Jesolo, la raccolta complessiva, su spiagge libere e in concessione, è stata di 3611 tonnellate di rifiuti, più che raddoppiati rispetto al 2008 quando erano state 1.697 tonnellate; a Eraclea la raccolta complessiva è stata di 145 tonnellate (ma da gennaio a maggio del 2010 sono state 165); a Caorle sono state raccolte 3250 tonnellate di rifiuti mentre a Bibione, in Comune di San Michele al Tagliamento, sono state 323 tonnellate. Ancora maggiore il quantitativo di rifiuti “spiaggiati” sul litorale della Provincia di Udine, che ammonta a 30mila tonnellate concentrate a Lignano Sabbiadoro, in maggior parte alghe provenienti dalla vicina laguna di Grado.
«L’accordo intende costituire un gruppo di lavoro per affrontare un problema che ormai si pone ogni anno a seguito delle mareggiate invernali, e per gestire il recupero delle sabbie derivanti dalla stessa pulizia delle spiagge per la ricostruzione degli arenili – spiega Dalla Vecchia – Rappresenta una novità assoluta anche a fronte di una totale disomogeneità di gestione dei rifiuti “spiaggiati” e di una normativa abbastanza carente».
«Il protocollo, che verrà trasmesso alle Regioni del Veneto e Friuli Venezia Giulia – aggiunge Decorte – si propone come modello per altre esperienze analoghe, coinvolgendo anche altre Province, a partire da quella di Gorizia per il litorale di Grado ma anche altre Province dell’Adriatico»