Un'esposizione prolungata agli inquinanti che causano lo smog aumenta del 5% il rischio di infarto miocardico
(Rinnovabili.it) – L’inquinamento si sa, nuoce all’ambiente e alla salute procurando stress e aumentando i rischi di malattie respiratorie e cardiovascolari. Un’ulteriore conferma e un focus sui rischi cardiaci che si corrono arriva stavolta da uno studio pubblicato su bmj.com; il lavoro è stato redatto da un gruppo di ricercatori della *London School of Hygiene and Tropical Medicine* (Uk) guidati da Krishnan Bhaskaran.
Analizzando quasi 80mila casi di attacco di cuore avvenuti tra il 2003 e il 2006 in 15 centri urbani di Inghilterra e Galles ad interessare gli esperti sono state anche le condizioni le condizioni di inquinamento a cui sono stati sottoposti per brevi o lunghi periodi. Dalle indagini è risultato che le quantità di PM10 e di biossido di azoto, di biossido di zolfo, dell’ozono e del monossido di carbonio influiscono aumentando il rischio di infarto del 5% quando si passa da un’esposizione bassa a moderata, che ha influenze negative sulla salute anche per le 6 ore successive all’esposizione.