Si è tenuto ieri a Bruxelles l’incontro fra i Ministri dell’Ambiente dei 27 Stati membri dell’UE inerente alla revisione della direttiva IPCC (Prevenzione e Controllo Integrato dell’Inquinamento) all’interno del quale si è discusso sul tema dell’inquinamento industriale. In rappresentanza dello Stato italiano è stato presente il nostro Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. La conclusione dei lavori, come sottolinea Marianne Wenning della Direzione Ambiente della Commissione Europea, ha trovato tutti i Ministri d’accordo sulla volontà di rafforzare i valori limite delle emissioni derivanti dall’attività industriale, preannunciando quindi un molto probabile accordo politico a patto che i nuovi valori limite facciano riferimento al top delle tecnologie disponibili sul mercato. Non saranno ammessi casi di mancato adeguamento ai nuovi limiti a causa di un’incapacità di sostenere la spesa necessaria da parte dello stabilimento, il quale quindi dovrà predisporre un opportuno piano di adeguamento con l’indicazione di date precise. Le eccezioni in ogni caso saranno previste solo per casi ‘giustificati’ e solo se accompagnati da una motivazione opportunamente documentata. Resta aperta la discussione per quanto concerne l’attività svolta da centrali elettriche, raffinerie, industrie metallurgiche e il resto dei grandi impianti con il loro conseguente impatto sull’ambiente; altro tipo di dibattito quindi sulla relativa implementazione di requisiti minimi che i grandi impianti dovrebbero garantire.