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Inquinamento: città più virtuose delle campagne

Quasi in contrasto con gli ultimi dati pubblicati nel rapporto dell’ISPRA sulla qualità dell’ambiente nelle città italiane arriva il nuovo studio dell’ International Institute for Environment and Development che invece dimostra come i cittadini delle grandi metropoli emettono una quantità di emissioni di CO2 pro-capite inferiore rispetto a coloro che vivono nelle piccole città di provincia o nelle campagne. Il rapporto ha dunque considerato lo stato delle principali città europee, dell’Asia e del Nord e Sud America, evidenziando come sebbene questi restino i maggiori centri di inquinamento, il meno inquinare pro-capite dei cittadini è dovuto ad un massiccio uso del trasporto pubblico e dall’avere a disposizione mezzi di sussistenza più efficienti rispetto agli abitanti dei piccoli centri e delle campagne per antonomasia rispettosi dell’ambiente. Evidenzia l’autore del rapporto David Dodman come ad influire sui risultati sia di fatto l’efficienza di un buon governo delle città rispetto alla problematica delle emissioni di gas serra. È il caso di Tokyo e Pechino che registrano un valore di emissioni di CO2 emesse rispettivamente una inferiore all’altra. Quanto ad un caso europeo, se ad esempio si considera Londra, questa da sola nel 2006 ha emesso un quantitativo di CO2 pari all’8% del totale del Regno Unito, ovvero 44,3 milioni di tonnellate di CO2. Se però si considera la popolazione di sette milioni di londinesi, si ottiene che le emissioni pro-capite sono state solo il 55% della media nazionale del 2004. Situazione piuttosto simile negli States, nello specifico a New York, in quanto l’alta densità abitativa e la notevole diffusione di abitazioni di piccole dimensioni favoriscono un volume medio di emissioni per abitante di circa 7,1 tonnellate, in netto contrasto con la media nazionale che invece ammonta a 23,92 tonnellate.

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