Rinnovabili

Inquinamento? Auto o mucca pari son…

Questa la conclusione: una mucca inquina quasi come un’automobile. Ancor meglio per produrre un kg di carne con il metodo tradizionale (macellando capi allevati nei campi e all’aria aperta), si produce il medesimo volume di biossido di carbonio di un viaggio in auto fra Torino e Milano (120 km circa). Il formaggio? Sempre un kg inquina come una corsa su quattro ruote di 75 km. Le emissioni provocate dalla preparazione di ogni mille grammi di maiale sono pari a quelle per percorrere 25 km (si sa del maiale non si butta via niente, quindi…) Non si tratta dei soliti “si dice”, ma dei risultati riscontrabili in un documento dei tecnici dell’Ioew, “Istituto di ricerca economico-ambientale”, commissionato da “Foodwatch”, organizzazione tedesca che tutela i consumatori. E’ stato infatti quantificato che, considerando solo l’agricoltura tedesca, si producono 133 milioni di tonnellate di emissioni CO2, solo il 14% in meno di quanto immesso nell’atmosfera da tutto il massiccio traffico automobilistico dell’intera Germania (152 milioni di tonnellate di CO2).
La causa? Certo, i gas emessi da milioni di bovini e ovini, ma pure pesticidi, erbicidi, le quantità di biossido di carbonio liberate nel momento in cui si trasformano aree incolte in campi agricoli. Insomma secondo questo rapporto, occorrerebbe dare più spazio ai campi brulli e selvaggi e concentrare quanto più possibile la produzione.
“Sarebbe opportuno tornare a mangiare carne solo la domenica – ha spiegato Thilo Bode, numero uno di Foodwatch – Se credete che comprare carne biologica aiuti il pianeta vi sbagliate di grosso”. E dimostra che 120 chilometri di inquinamento automobilistico prodotti da un kg di bistecche “bio” si riducono a 70 (quasi la metà), se la produzione è intensiva (di tipo industriale).

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