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Industria chimica: la biomassa sostituirà il petrolio

(Rinnovabili.it) – Un team di ricercatori in ingegneria chimica, dell’Università del Massachusetts Ameherst , sono stati in grado di sviluppare un sistema per produrre sostanze chimiche come il benzene, toluene e xilene, a partire dalle biomasse attualmente disponibili. Mediante un processo di pirolisi delle biomasse è possibile ottenere le suddette sostanze chimiche, ampiamente utilizzate nei processi industriali, riducendo in tal modo la dipendenza dai combustibili fossili, per un valore stimato pari a 400 miliardi di dollari l’anno. Le industrie chimiche potranno quindi produrre oli di pirolisi da rifiuti legnosi, residui agricoli e colture energetiche non alimentari. George Huber, Professore associato di ingegneria chimica dell’Amherst, ha spiegato:”Grazie a questa svolta, siamo in grado di soddisfare l’esigenza di produrre materie prime chimiche, interamente dagli oli di pirolisi. Siamo quindi capaci di generare le stesse molecole, attualmente prodotte dal petrolio, dalla biomassa, senza modifiche infrastrutturali…Ciò fornirà agli agricoltori e ai proprietari terrieri degli Stati Uniti un flusso di entrate aggiuntive di grandi dimensioni”. Il processo di conversione della biomassa, nei già citati composti aromatici e olefine, consiste in due fasi consecutive, una prima fase di idrogenazione seguita da una seconda tappa zeolite-catalitica. Grazie all’impiego di queste nuove tecniche le industrie chimiche potranno gestire la quantità di carbonio a loro necessaria dalle biomasse, in modo tale da ottenere un mix ottimale di oli di pirolisi e idrogeno di ottima qualità a basso costo. Nel campus Umass Amherst un impianto pilota sta già producendo tali prodotti chimici utilizzando questo metodo, la cui licenza è stata concessa alla Anellotech Corp. co – fondata da Huber e David Sudolsky, CEO di Anellotech.

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