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India, parlerà Italiano la nuova centrale solare termodinamica

Una nuova tecnologia sviluppata dal fisico Carlo Rubbia sorgerà nel deserto del Rajasthan.

Il solare termodinamico _made in Italy_ approda nel Rajasthan. A “esportare” il _know how_ nostrano sarà la società Archemide Solar Energy (Ase), che realizzerà proprio nel deserto indiano una centrale basata su tecnologia messa a punto dal fisico Carlo Rubbia e già sperimentata in Sicilia, dove è entrata in funzione lo scorso anno. Lo riferisce l’agenzia Ansa.

Il progetto, parte del programma indiano “Solar Mission” per lo sviluppo dell’energia solare, è stato presentato a New Delhi in un stand inaugurato ieri dall’Istituto Commercio Estero (Ice) nell’ambito del convegno internazionale World Sustainable Development Forum 2011.

“Rajasthan Solar One”, questo il nome della centrale del valore di circa 60 milioni di dollari, sarà in grado di produrre 10 megawatt, equivalenti al fabbisogno di oltre tremila case secondo gli standard occidentali.

A renderla innovativa, la sua capacità di raccogliere e conservare per molte ore l’energia termica del sole per generare elettrcità anche di notte o quando il cielo è coperto. La tecnologia targata Rubbia, a differenza del metodo “convenzionale”, infatti impiega sali fusi come fluido termovettore al posto dell’olio. Sali capaci di raggiungere temperature molto più elevate (550 gradi anziché 400), permettendo all’impianto di restare in funzione quasi a ciclo continuo.