(Rinnovabili.it) – L’india potrebbe reimpiegare il denaro ricavato dall’imposizione ai produttori energetici della sua _Clean Energy Cess _ (tassa sul carbone estratto o importato) per finanziare l’ampliamento della rete di trasmissione nazionale, mossa necessaria per supportare la distribuzione della nuova potenza elettrica legata ai progetti a fonti rinnovabili. Ad oggi il gigante asiatico si trova in situazione di sofferenza: la rete di trasmissione fornisce energia a un indiano su tre.
A rivelarlo è Pramod Deo, presidente della Central Electricity Regulatory Commission, che spiega come attualmente il Ministero delle Finanze stia studiando una proposta per finanziare gli Stati indiani che, in linea con le direttive governative, stanno aumentando la loro capacità verde ma senza avere un network elettrico adeguato a supportare tale sviluppo. L’intenzione, ha confidato Deo a Bloomberg, sarebbe quella di “fornire finanziamenti a tali Stati” affinché estendano le loro reti alle centrali elettriche solari, agli impianti eolici e ad altri progetti ‘verdi’ in fase di costruzione.
Secondo le stime ministeriali la carbon tax, entrata in vigore il 1° luglio del 2010, dovrebbe raccogliere 554 milioni dollari nel primo anno, considerando che oltre la metà della produzione di energia elettrica della nazione è ancora legata all’uso di questa fonte.