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India-Giappone: è l’era delle città green

(Rinnovabili.it) – Sorgeranno nel Corridoio industriale Delhi-Mumbai (DMIC) 24 città verdi, l’iniziativa nata da un patto di libero scambio tra India e Giappone, in cui verranno investiti dai 5 ai 90 miliardi di dollari circa. Si tratta di uno dei progetti più ambiziosi nel settore delle infrastrutture indiane, a sostegno di un evoluzione urbana verso l’efficienza economica, disponibilità di acqua potabile, sistemi di riciclo dell’acqua e rifiuti, e mobilità sostenibile basato quasi esclusivamente sul trasporto ciclabile. In cantiere attualmente ben sette progetti pilota, la prima città verrà sviluppata nella regione di Dholera in Gujarat, a 110 km da Ahmedabad. Nella progettazione e nella realizzazione di queste città ecocompatibili sono coinvolte le maggiori realtà imprenditoriali del Giappone come la Hitachi, Mitsubishi e Toshiba. Il distretto DMIC, che dovrebbe essere portato a termine in 5-7 anni, consiste in un mega progetto nato da un memorandum d’intesa firmato nel 2006 tra il Vice Ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese (METI) e il Segretario del Dipartimento di Industrial Policy and Promotion (DIPP) indiano. Il corridoio, lungo ben 1483 km, verrà dotato di una serie di infrastrutture quali impianti di alimentazione, collegamenti ferroviari, e quant’altro, realizzati con i fondi del Governo indiano, prestiti giapponesi e investimenti delle imprese giapponesi. Obiettivo finale sviluppare una forte base economica della zona in concomitanza con lo sviluppo sostenibile, da qui il progetto delle 24 città. “Le città verdi e le tecnologie verdi saranno un elemento importante della DMIC. Sarà come forgiare una sorta di alleanza verde tra l’India e il Giappone,” ha dichiarato Aftab Seth, ex Ambasciatore indiano in Giappone.

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