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India, 1,5 mld di euro di energia dalla popolazione rurale

Il potenziale energetico della popolazione rurale indiana potrebbe contribuire attivamente alla diminuzione delle emissioni attraverso l'utilizzo di sistemi solari domestici e di stufe da cucina efficienti. Con questi accorgimenti il paese potrebbe generare un flusso economico da 1,5 miliardi di euro

(Rinnovabili.it) – L’india potrebbe presto diventare il luogo migliore per investire nelle energie pulite. Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori statunitensi ed indiani il territorio in questione, facendo riferimento alle zone abitate da popolazione rurale per un totale di 114 milioni di individui, ha un potenziale energetico di circa 1,5 miliardi di euro. I dati diffusi sottolineano come il 45% di queste famiglie non abbia ancora accesso diretto all’elettricità mentre l’85% per cucinare utilizza legna o escrementi animali. Tutto ciò ha fatto si che si sviluppasse un mercato interno legato alla produzione di sistemi domestici per la generazione di energia da fonte rinnovabile diviso principalmente in due settori: impianti per l’energia elettrica e tecnologie per cucinare e illuminare le abitazioni in maniera sostenibile.
I ricercatori hanno scoperto che le imprese decentrate che generano energia e le aziende che forniscono l’energia generata principalmente da mini idroelettrico e biomassa per comunità localizzate in specifiche regioni potrebbero effettivamente produrre fino al 95% del mercato energetico necessario alla popolazione, pari, dal punto di vista economico, a 1,5 milioni di euro. Allo stesso modo gli impianti solari domestici, acquistati dalle famiglie contadine grazie a prestiti agevolati potrebbero arrivare a generare un indotto notevole stimolando ulteriormente la produzione casalinga di energia. In questo modo il governo potrebbe provvedere alla diminuzione delle emissioni del paese mettendo contemporaneamente in moto l’economia locale.