Rinnovabili

Inaugurato l’impianto di produzione pv di EL. ITAL. S.p.A.,

El.Ital. S.p.A. società, nata nel 2005 dalla cessione del ramo d’azienda della Flextronics Italy S.p.A. (ex stabilimento Siemens di Avellino), ha realizzato una profonda riconversione industriale verso le energie rinnovabili attraverso la produzione di pannelli fotovoltaici in silicio mono-policristallino ad alta efficienza nell’ambito della Divisione energy.
Oggi, alla presenza del Ministro per l’attuazione del programma On. Gianfranco Rotondi, del Sottosegretario del Ministero dell’Economia On. Nicola Cosentino e di numerosi altre Autorità nazionali e locali, è stato inaugurato l’impianto produttivo, che vede in funzione la prima linea produttiva (20 MW annui) mentre entro l’anno sarà completata anche la seconda linea produttiva di pari capacità complessiva.
Il totale sarà quindi di 40 MW annui, che faranno dello stabilimento di Avellino uno dei maggiori poli produttivi a livello nazionale grazie ad una produzione che rappresenterà circa il 10% della quantità annuale installata in Italia.
“È per me motivo di orgoglio, in un momento in cui la crisi mondiale rende più critiche tutte le attività industriali aver saputo portare a compimento la prima fase di questo progetto, punto di partenza per una nuova importante sfida – ha dichiarato Massimo Pugliese amministratore unico di EL.ITAL. S.p.A. – che porterà
importanti ritorni per il territorio, per l’occupazione, e qualificherà il Sud Italia con un’attività innovativa.”
In particolare la riconversione di El.Ital. S.p.A. rappresenta uno dei pochi casi in cui si attuano significativi investimenti con contestuale mantenimento ed incremento dell’occupazione grazie anche ad alcune caratteristiche innovative del piano industriale. Gli investimenti effettuati dall’azienda, senza alcuna agevolazione pubblica, sono infatti quantificabili in circa 10 milioni di euro cifra che tiene conto anche dell’integrazione salariale erogata ai lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per compensare la perdita salariale. Viene quindi confermato il mantenimento del posto di lavoro ed anzi il piano di sviluppo prevede a breve l’assunzione di altre 30-40 unità che porterà il totale dei dipendenti a circa 200 unità.

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