(Rinnovabili.it) – Dopo la pubblicazione in gazzetta lo scorso 18 giugno è finalmente entrata in vigore venerdì la nuova “Direttiva 2010/31/CE”:https://www.rinnovabili.it/edifici-a-impatto-zero-dal-2020-strasburgo-da-lok-402940 inerente le prestazioni energetiche degli edifici di nuova costruzione, esistenti e ristrutturati. Un passo fondamentale a livello comunitario in base al quale, a partire dal primo febbraio 2012, sarà necessario promuovere “il miglioramento della prestazione energetica degli edifici all’interno dell’Ue, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni relative al clima degli ambienti interni e all’efficacia sotto il profilo dei costi”. Le disposizioni delle nuove norme, che abrogano tra l’altro la direttiva 2002/91/CE, prevedono la realizzazione di una metodologia per il calcolo della prestazione energetica integrata degli edifici e delle unità immobiliari e l’applicazione di requisiti minimi alla prestazione energetica delle unità abitative, degli elementi edilizi che fanno parte dell’involucro dell’edificio e dei sistemi tecnici, tenendo conto delle condizioni generali del clima degli ambienti interni.
Fondamentale, dopo il 31 dicembre 2020 gli edifici dovranno essere prossimi alla classificazione “zero-energy”, non solo rispettando elevati standard di efficienza ma anche rispondendo al fabbisogno energetico attraverso il ‘massiccio’ utilizzo di fonti rinnovabili, anticipati di due anni in questa conversione da quelli di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi.
Gli Stati membri, inoltre dovranno adottare le misure necessarie per l’istituzione di un sistema di certificazione energetica dedicato al settore, comprendente la prestazione energetica di un edificio e i valori di riferimento.