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In Toscana il primo town meeting sul paesaggio

Il prossimo 8 febbraio a Firenze si terranno gli Stati generali del paesaggio, preceduti dal primo town meeting europeo sul tema.
«Siamo l’unica regione in Italia ad avere un piano di indirizzo territoriale ed un piano paesaggistico: due strumenti fondamentali per la gestione e lo sviluppo del territorio, che oltretutto hanno tra i propri cardini la valorizzazione della comunicazione, ma anche della partecipazione, della democrazia. Per questo a dieci anni dalla firma della Convenzione europea proprio a Firenze ospiteremo un evento di portata europea, gli Stati Generali del paesaggio ed un town meeeting sul tema.» Così l’assessore all’urbanistica e territorio della Regione Toscana, Riccardo Conti, è intervenuto questa mattina al convegno “L’efficacia del governo del territorio toscano”, in cui si sono discusse le linee generali per un primo bilancio del PIT a quasi 5 anni di distanza dall’approvazione della legge regionale 1/2005.
La Regione Toscana, infatti, dopo avere adottato il piano paesaggistico, con tutte le salvaguardie che ne derivano per il territorio toscano, prima dell’approvazione dello stesso intende attivare un dibattito pubblico con i cittadini e la cultura scientifica e professionale in materia. Per questo verranno organizzati gli Stati generali del paesaggio, primo caso in Europa di dibattito pubblico, in cui verrà declinata la tutela del territorio con la percezione civile e sociale delle sua trasformazioni.
In concreto il prossimo 6 febbraio si terrà un town meeting diretto dal garante della comunicazione per il Piano di indirizzo territoriale, prof. Massimo Morisi, e supportato da una società incaricata di gestire simili eventi (Avventura Urbana). La giornata di lavoro coinvolgerà un campione di cittadini toscani, estratti a sorte, nei territori di Prato, Montespertoli, Cortona, Piombi no ed Orbetello. «Il confronto e la discussione – ha ricordato questa mattina l’assessore Conti – chiameranno in causa, quindi, realtà eccellenti e problematiche della Toscana proprio in questi ambiti. Mi piace, per esempio, ricordare l’esempio di Piombino, dove lo strumento del governo del territorio (Pit) si è dimostrato elastico ed in sinergia con lo sviluppo dell’area. A Piombino l’espansione del porto commerciale si accompagnerà ad una politica turistica, al riuso dei fanghi di Bagnoli, ad un progetto di riconversione dell’industria, ma anche alla tutela di ambiti di pregio come Baratti, allo sviluppo infrastrutturale dell’area. Il tutto grazie ad un accordo raggiunto in un anno e mezzo.»
I risultati del town meeting sullo stato del paesaggio e sulle modalità di tutela e valorizzazione saranno discussi il successivo 8 febbraio da studiosi, tecnici ed amministratori che lavoreranno per definire “l’anima” paesaggistica del PIT. Contestualmente il prossimo 22 gennaio l’architettura toscana del PIT (piano di indirizzo territoriale) sarà presentata in un seminario informativo presso il Ministero dei beni ed attività culturali.