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In Messico il cemento si mette a dieta ipocalorica

(Rinnovabili.it) – Un gruppo di scienziati americani ha sviluppato un cemento in grado di ridurre fino all’80% le normali emissioni associate alla produzione di calcestruzzo dimezzando il consumo di energia. Il merito va al team CINVESTAV, centro studi messicano che da 13 anni sta studiando vari tipi di cementi alternativi. José Ivan Escalante García, responsabile del progetto, ha detto l’idea è quella di sostituire il cemento di tipo Portland, il più utilizzato dall’industria delle costruzioni.
Il calcestruzzo è il secondo prodotto più utilizzato, dopo l’acqua, nel mondo tuttavia, l’uso intensivo “è dannoso per l’ambiente, che viene bombardato con grandi quantità di anidride carbonica prodotta” per fabbricarlo, spiega il centro di ricerche. Ogni anno si producono circa 2.500 milioni di tonnellate di cemento in tutto il mondo, che rappresentano oltre l’8% delle emissioni globali del Pianeta.
CINVESTAV si sta ora concentrando su un cemento *geopolimerico inorganico* dotato “di una maggiore forza, resistenza, basso impatto ambientale ed economico. Il nuovo cemento geopolimerico non fa uso di carbonato di calcio e viene trattato ad una temperatura di soli 750 gradi centigradi. Inoltre, è possibile incorporare nella sua produzione rifiuti industriali come la cenere proveniente dagli impianti termoelettrici, scorie metallurgiche e altre materie prime che non richiedono alcun trattamento termico, riducendo fino all’80% le emissioni.

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