E’ originale l’idea che arriva dalla contea di Donegal, in Irlanda, dove il comune ha stretto un accordo con la società LH Ecotech Co Ltd per installare su uno dei ponti che attraversano il locale fiume Finn degli innovativi lampioni idraulici. Le luci in questione, rigorosamente super-efficienti led da 30 watt, riceveranno l’energia necessaria per il funzionamento da una batteria, caricata a sua volta da una mini turbina idroelettrica da 110 watt, posizionata al disotto del ponte appositamente per sfruttare le correnti fluviali. All’accumulatore saranno collegati anche dei moduli fotovoltaici per sopperire nelle stagioni di secca, quando i livelli delle acque sarebbero troppo bassi per azionare le pale idroelettriche. Si tratta ancora solo di un test e il successo o meno di questa prima istallazione decreterà l’ulteriore sviluppo del progetto, tuttavia simili sperimentazioni costituiscono un importante impulso nel campo dell’illuminazione pubblica. Seppure il volume energetico coinvolto da questo settore sia percentualmente meno rilevante rispetto ad altri, è tutt’altro che trascurabile e peraltro sta registrando una continua crescita. Uno studio condotto da Legambiente nel 2006, “Facciamo piena luce”, ha dimostrato come l’illuminazione pubblica rappresenti l’1,9% dei consumi elettrici del nostro paese e contribuisca complessivamente alla nostra bolletta energetica per una quantità pari a 12,6 milioni di TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) pari a circa 4,26 milioni tonnellate di CO2 emesse nell’atmosfera. Un ampio margine su cui agire.