Dicembre è stato un mese da record per il fotovoltaico teutonico che continua spingere nonostante i tagli al regime tariffario operati dal Governo
(Rinnovabili.it) – Un altro primato raggiunto per la regina mondiale del solare. I nuovi dati diffusi dalla tedesca Federal Network Agency mostrano che nel paese teutonico, nel solo mese di dicembre, sono stati allacciati alla rete nazionale 1.073 MW fotovoltaici, segnando un vero e proprio record mensile. E nonostante la Germania abbia deluso le aspettative degli operatori di settore mancando di 2 GW l’obiettivo preventivato, il 2010 ha riconfermato (se ce ne fosse stato bisogno) la leadership indiscussa di Berlino nella corsa fotovoltaica internazionale. La capacità installata a fine anno, infatti, risulta essere pari a *7,25 GW*, per un totale di 242.893 di nuovi impianti. Si tratta a conti fatti di una crescita su base annua dell’oltre 90%, ma per molti non si tratta di un evento imprevedibile. “Queste cifre non sono una sorpresa”, dice Markus AW Hoehner, CEO di EuPD Research. “La recente capacità installata è, in gran parte, in linea con le nostre previsioni.” Lo scarto attestato è dovuto fondamentalmente alle riduzioni tariffarie attuate dal governo negli ultimi 12 mesi, riduzioni che sembrano però non avere scalfito lo spirito teutonico, né il palato degli investitori.
Nel dettaglio i dati dell’agenzia tedesca rivelano che il più importante contributo del 2010 è arrivato dagli impianti tra 10 kW e 30 kW che hanno costituito il 26% della nuova capacità installata. Il segmento di mercato di medie e grandi dimensioni- i sistemi tra i 100 kW e i 500 kW – ha mostrato una crescita anno su anno del 174%.
La crescita invece nella maggior parte delle regioni, rispetto a quello degli anni precedenti, è stata sotto proporzionata. “Solo alcuni territori presentano sintomi di saturazione. Benché per le imprese sia stato lento l’inizio dell’anno, il mercato è destinato ad avanzare in modo chiaro nei prossimi mesi, non appena i prezzi si saranno stabilizzati. Inoltre, i ricercatori stimano che lo sviluppo del comparto tedesco sia probabilmente in qualche modo dipendente dalle decisioni politiche in corso in Italia”.