(Rinnovabili.it) – Il Consiglio di Stato francese voterà il prossimo 28 gennaio sul ricorso presentato da decine di piccoli produttori della filiera fotovoltaica contro la moratoria di tre mesi voluta dal governo nei confronti dei finanziamenti pubblici per l’energia solare. Lo scorso 10 dicembre l’Eliseo accanto ai tagli agli incentivi ha emanato un decreto che congela tutti i progetti con una capacità maggiore di 3 kW ad esclusione degli impianti istallati sui tetti degli edifici nel tentativo di far esplodere la “bolla speculativa” del mercato fotovoltaico. “Il presidente Philippe Martin si pronuncerà il 28 gennaio”, ha detto Alexandre Faro, in rappresentanza di 80 piccole e medie imprese che si sono raggruppate nell’associazione Touche Pas à Mon Panneau Solaire (Non toccate il mio pannello solare) sotto l’egida di Ecologia Senza Frontiere.
Eppure per i funzionari del governo la mossa rimane una misura più che valida. I tagli al feed-in Tariff francese non hanno rallentato in alcun modo la domanda di nuovi progetti solari. EDF, la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia nel paese, a fine anno scorso ha ricevuto 3.000 richieste al giorno di collegamento degli impianti alla rete, contro i circa 7.100 collegamenti in tutto il 2008 e stime ufficiali ritengono che, a questo ritmo, la Francia potrebbe raggiungere il suo obiettivo 2020 di 5.400 MW di capacità solare già entro la fine del 2011, se tutti i progetti proposti fossero completati.