Rinnovabili

In Emilia Romagna un pieno di carburante eco-compatibile

Novità in arrivo per la distribuzione dei carburanti in Emilia-Romagna. Obbligo di vendere carburanti eco-compatibili (metano o gpl) in tutti i nuovi impianti di distribuzione (esclusi quelli delle zone appenniniche), che dovranno anche essere alimentati da un impianto energetico da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Cisterne più capienti per ridurre il transito dei mezzi pesanti destinati al rifornimento. Abolizione delle distanze e delle superfici minime per favorire la realizzazione di nuovi impianti, così come dell’obbligo di avere attività accessorie oltre alla distribuzione di carburanti. Riduzione dei tempi di attesa per i consumatori e semplificazione delle procedure per i gestori.
Sono alcune delle disposizioni del provvedimento per la rete di distribuzione dei carburanti in Emilia-Romagna approvato dall’Assemblea legislativa regionale.

“Un provvedimento atteso e importante per il settore – ha detto Duccio Campagnoli, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna – che vuole andare a vantaggio di utenti, consumatori, cittadini e degli operatori della rete di distribuzione di carburanti. La nuova normativa non solo dà applicazione alla disposizione che prevede il superamento degli obblighi di distanza minima, ma guarda all’obbiettivo di qualificare ulteriormente la rete con una grande attenzione al risparmio energetico e alla qualificazione ambientale grazie al sostegno per la diffusione di carburanti come metano e gpl. Già oggi la regione Emilia-Romagna, con i suoi 124 impianti, è la prima per distributori di gas metano e anche per il suo l’utilizzo come fonte energetica”.
Una rete più efficiente
Dal 2000 al 2007, infatti, l’erogato totale è leggermente cresciuto (+0,62%), a fronte di un calo dei distributori, passati nello stesso periodo da 2.030 a 1.772. E’ invece aumentato l’erogato medio per impianto, con un incremento del 15,27%.
Per quanto riguarda il metano, dal 2000 al 2006 l’erogato totale in regione è cresciuto del 12,03%, passando da 123 a 138 milioni di metri cubi. In Emilia-Romagna gli impianti autorizzati alla vendita di metano sono ora 124 (di cui 20 nuovi solo nel 2008), in Lombardia 83, in Veneto 97 e in Toscana 69 (fonte Federmetano).
Sono poi aumentati, dal 2000 al 2006, anche gli impianti che erogano GPL, passati da 249 a 265 (+6,43%) e Il trend di crescita per metano e gpl pare confermato anche per i prossimi anni.
Secondo i dati delle principali case automobilistiche, l’utilizzo di metano o gpl riduce dall’11% (gpl) al 19% (metano) le emissioni di CO2/km in atmosfera.
Dal punto di visto del servizio agli utenti, il 63% degli impianti regionali è già dotato di dispositivi self-service pre-pay e il 32% di self service post-pay. La dotazione di servizi accessori risulta in crescita. Ormai diffusa è la presenza di autolavaggio e bar, mentre per quanto riguarda i servizi all’auto, gli impianti attivi su rete pubblica e autostradale con servizio notturno sono 97, quelli con autolavaggio 318, col gommista 39 e con l’elettrauto 82. 171, infine, gli impianti dotati di servizi igienici per il pubblico.
Le nuove misure
Oltre alle misure per un’ulteriore semplificazione delle regole per realizzare nuovi impianti, la nuova normativa prevede che tutti i distributori di nuova costruzione debbano essere dotati almeno dei prodotti benzina e gasolio, nonché (esclusi quelli realizzati nelle zone appenniniche), di metano o GPL.
I serbatoi per benzina e gasolio devono avere una capacità complessiva pari ad almeno 60 metri cubi e essere idonei al rifornimento di almeno quattro tipologie di prodotti; al di fuori della zona appenninica, qualora l’impianto eroghi GPL, deve essere previsto uno o più serbatoi per GPL di capacità complessiva pari ad almeno 30 metri cubi.
L’obiettivo è ridurre notevolmente il traffico derivante dagli automezzi per il rifornimento degli impianti.
Per favorire il risparmio energetico, tutte le nuove piattaforme di distribuzione dovranno essere dotati di un impianto fotovoltaico, o di altre fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica, oppure collegati a centrali alimentate da fonti rinnovabili posti nel territorio del comune dove ha sede l’impianto.
Tutti i fabbricati situati nell’area di un impianto di distribuzione carburanti devono obbligatoriamente avere i requisiti di risparmio energetico.
Per rendere più efficiente la rete e ridurre i tempi di attesa dei consumatori, gli impianti nuovi devono essere dotati di almeno due colonnine multidispenser a doppia erogazione per benzina e gasolio e, al di fuori della zona appenninica, di almeno due erogatori di metano o di GPL. Tutte le nuove piattaforme devono essere realizzati in modo che il rifornimento dell’impianto e il rifornimento dei veicoli avvengano fuori dalla sede stradale.
Toccherà ai Comuni determinare gli indici urbanistico-edilizi per la modifica o la realizzazione di impianti stradali di distribuzione carburanti.
Diverse anche le norme per la semplificazione delle procedure, con l’introduzione dell’esercizio provvisorio della struttura in attesa del collaudo sia per i nuovi impianti che in caso di aggiunta di prodotto; l’eliminazione del collaudo in caso di ristrutturazione parziale dell’impianto (sostituito dall’asseverazione di un tecnico abilitato); per le piattaforme dotate di self-service post-pagamento, possibilità di rilasciare al gestore dell’impianto l’autorizzazione per un pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande anche in deroga alla programmazione comunale dei pubblici esercizi.
Il provvedimento introduce anche la garanzia, a favore degli utenti, dell’apertura di tutti gli impianti nelle fasce orarie 9-12 e 15-18 dal lunedì al sabato non festivi, così come l’obbligo di servizi igienico-sanitari per gli utenti, anche disabili e del relativo parcheggio. Per la migliore vivibilità degli addetti all’impianto e per la sicurezza degli utenti è previsto l’obbligo di installare un impianto di videosorveglianza a circuito chiuso, da attivare anche al di fuori dell’orario del servizio assistito e di una pensilina di copertura delle aree di rifornimento.Un testo coordinato con tutte le disposizioni in materia di carburanti è pubblicato nel Bollettino Ufficiale dell’11 marzo.

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