L'Agenzia europea dell'ambiente ha pubblicato ieri i dati provvisori sulle media di CO2 prodotta dalle nuove autovetture vendute nell'UE. Nel 2010 un calo del 3,7% rispetto all’anno precedente
(Rinnovabili.it) – L’impegno c’è e si vede. L’industria automobilistica europea ha fatto propri i limiti emissivi fissati da Bruxelles dando prova di poter recitare una parte importante nella sfida climatica. A dimostrarlo nero su bianco sono “i dati preliminari pubblicati dall’Agenzia europea dell’ambiente”:https://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/co2-cars-emission sulle media di CO2 prodotta dalle nuove autovetture vendute nell’UE lo scorso anno. Il report mostra *un calo del 3,7%* rispetto al 2009, secondo più grande taglio annuale da quando è stato istituito il sistema di monitoraggio (anno 2000).
Nel dettaglio l’analisi dei dati dimostra che la media di CO2 emessa dalle vetture immatricolate nel 2010 si è assestata a 140,3 g CO2/km, 5.4 g in meno del 2009. Un calo con molta probabilità dovuto anche all’influenza della crisi economica e agli incentivi alla rottamazione elargiti in alcuni Stati membri. Di questo passo *l’obiettivo europeo di 130 g CO2/km sarà raggiunto prima della scadenza del 2015*.
La cilindrata media delle auto è leggermente aumentata come anche il peso medio, tornato ora al livello visto negli anni precedenti la crisi economica, a dimostrazione che i tagli emissivi sono da ricondursi ai miglioramenti raggiunti nell’efficienza dei carburanti e nella tecnologia automobilistica. Il report ha anche monitorato i mezzi a carburante alternativo, registrando per il 2010 *13.000 veicoli flex fuel* e *700 e-car.*
“Questi dati – ha affermato il Commissario per l’Azione climatica Connie Hedegaard – dimostrano ancora una volta come gli obiettivi fissati portino a risultati e stimolino l’industria automobilistica a immettere sul mercato veicoli più ecologici. Queste innovazioni assicurano inoltre che l’industria automobilistica europea rimanga competitiva nel mercato globale ora in evoluzione”.
I costruttori possono notificare alla Commissione europea di eventuali errori nei dati trasmessi dagli Stati membri dell’UE e le informazioni confermate verranno pubblicate da Bruxelles e del SEE entro il 31 ottobre 2011.