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Il WRAP accusa i fast food: creano troppi rifiuti

(Rinnovabili.it) – La società britannica che si occupa di trovare metodologie per la gestione sostenibile dei rifiuti, meglio conosciuta come WRAP (Waste and Resources Action Programme), cerca di aiutare aziende ed amministrazioni ad intraprendere azioni che valorizzino gli scarti prodotti impiegandoli per creare energia o prodotti alternativi migliorando l’efficienza e la gestione della catena di approvvigionamento. Con il nuovo programma si vorrebbe tracciare la provenienza e le quantità dei rifiuti che provengono dalle catene di cibi pronti, fast food, pizza e prodotti surgelati pronti da cuocere. Insieme al conteggio dei rifiuti la WRAP sta indagando sulle emissioni di carbonio, sulle quantità di materie prime, acqua e confezioni vengano impiegate per soddisfare un mercato, quello del “Take Away”, in continua crescita e colpevole di produrre una enorme quantità di rifiuti. Gli studi hanno lo scopo, oltre che informativo, di analisi per la ricerca di una soluzione che non danneggi il mercato del cibo pronto ma che intraprenda metodologie che abbiano alla base un maggiore rispetto per l’ambiente e che puntino quindi alla riduzione degli inquinanti.
“Individuare dove i rifiuti vengono prodotti, e le ragioni, servirà a contribuire allo sviluppo di soluzioni efficaci che saranno specificamente destinate a questi prodotti, con insegnamenti che potranno essere applicati in tutta la categoria” ha dichiarato Charlotte Henderson, direttore del programma Retail Supply Chain del WRAP.
I risultati dello studio, condotto grazie alla collaborazione di partner di settore tra cui British Frozen Food Federation, British Association Sandwich e Pizza, Pasta and Italian Foods Association, verrà pubblicato a fine anno.

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