Rinnovabili • Rinnovabili - Inform - Act - Share Background Rinnovabili • Rinnovabili - Inform - Act - Share Background

Il World Mammoth and Permafrost Museum

In Siberia, lo studio newyorkese Leeser Architecture, si è aggiudicato il concorso per la nuova struttura architettonica che sorgerà all’interno di un ecosistema delicato e fragile

Il prototipo architettonico si propone di gettare le basi per una progettualità nuova, basata su principi che tengano conto delle condizioni climatiche particolari della zona, con inverni rigidi e ventosi tipici della steppa siberiana. Il museo e il centro di ricerca di Yakutsk, si occuperanno della storia dei mammuth e del permafrost (il terreno permanentemente ghiacciato, habitat naturale dove sono stati rinvenuti i resti dell’antica specie animale). Le caratteristiche del progetto riguarderanno: il basso impatto ambientale, soluzioni per la completa efficienza dell’edificio sotto il profilo del consumo energetico e alti standard di isolamento. Dal punto di vista architettonico, l’edificio assumerà una geometria lineare, sollevandosi dal terreno per seguire il profilo di circa 6 metri della collina di Tchoutchour Mouran, evitando così la dispersione di calore verso il suolo. Il rivestimento esterno delle pareti dell’involucro traslucido, riprodurrà il colore irregolare del permafrost. La copertura sarà realizzata con un sistema super isolante a doppio vetro, con interposto Aerogel (sostanza gelatinosa trasparente) che garantisce alti standard di isolamento termico. I raggi di luce verranno catturati da tronchi di piramidi rovesciate poste sulla copertura, una sorta di camini di luce che illumineranno l’interno. Vi saranno inoltre dispositivi per il controllo del raggio luminoso, che regoleranno l’ombreggiamento e eviteranno il ristagno di grosse quantità di neve e ghiaccio sulla copertura. Turbine eoliche e celle solari fotovoltaiche consentiranno di produrre energia elettrica che verrà immagazzinata in loco in modo da dipendere il meno possibile dalla rete di distribuzione. (fonte Edilportale.com)

Successivo
Cambiamenti climatici: atlanti da rifare!