Rinnovabili

Il premio “Un bosco per Kyoto” al Trentino

Alla Provincia autonoma di Trento il premio “Un bosco per Kyoto”. Il premio è stato consegnato a Roma all’assessore ai Lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher nel corso di una cerimonia nella sala della Protomoteca del Campidoglio in Roma alla presenza dell’assessore all’ambiente del Comune di Roma, Fabio De Lillo. Oltre che alla Provincia autonoma di Trento, il premio è stato assegnato anche al Comune di Transacqua per le azioni promosse nel campo della raccolta differenziata dei rifiuti e del risparmio energetico.

I vincitori del premio sono stati designati dalla commissione del Premio internazionale “Un Bosco per Kyoto”, arrivato alla quinta edizione – e che quest’anno ha ottenuto l’adesione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – dopo aver esaminato le candidature di 180 comuni e province italiane. Il riconoscimento è andato a 22 comuni e 8 province. Molti di questi enti territoriali si sono distinti in azioni concrete per la mitigazione climatica, avviando iniziative sia per il risparmio energetico che per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Oltre a ciò i premiati eccellono nella raccolta differenziata dei rifiuti e nelle azioni di rimboschimento e di valorizzazione del verde urbano.
“Le motivazioni specifiche dell’assegnazione del Premio 2010 – spiega l’assessore Pacher – sono da ricercarsi nell’impegno profuso dalla Provincia autonoma di Trento per mitigare l’impatto sul clima, sia nella fase di informazione e sensibilizzazione pubblica che nella fase caratterizzata da azioni concrete mirate al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera. Anche l’impegno della Giunta provinciale per ridurre il traffico su gomma e migliorare quello su rotaie con il Progetto Metroland pone la nostra Provincia tra le prime in Italia tra quelle che concretamente hanno imboccato la strada della mitigazione climatica”.
Va inoltre ricordato che la Giunta ha avviato dalla primavera del 2007 un percorso, denominato “Progetto Clima”, che attraverso la costituzione di alcuni gruppi di lavoro tematici ha effettuato un’analisi della conoscenza della situazione attuale in termini di cambiamenti climatici in atto e attesi, valutando di conseguenza quali settori risultassero maggiormente vulnerabili per gli impatti indotti.
I risultati delle attività compiute sono stati presentati nel corso della manifestazione Trentino Clima 2008, tenutasi a Trento dal 20 al 24 febbraio 2008, assieme ad una pubblicazione (“Previsioni e conseguenze dei cambiamenti climatici in Trentino”) che raccoglie le sintesi degli studi condotti. La pubblicazione riporta da una parte l’analisi della situazione attuale, alla luce dei dati disponibili, dall’altra traccia le linee di azione sia per quanto riguarda l’adattamento ai cambiamenti climatici, sia per quanto riguarda la mitigazione delle emissioni di gas serra.
Accanto a questo progetto va ricordato anche quello denominato “Manifestazione ClimAmica”. Si tratta di una ricerca innovativa che mira a dare dei criteri generali per valutare gli impatti di produzione di CO2 di una manifestazione pubblica in modo che possano essere azzerati o quanto meno ridotti.
L’obiettivo è quindi quello di fornire degli strumenti pratici e scientificamente testati (un software) al fine di calcolare la CO2 emessa durante le varie fasi di organizzazione e realizzazione di un evento pubblico e quali possono essere le buone pratiche e le migliori tecnologie per ridurre tali emissioni e per compensare le rimanenti.
Da ultimo, nell’ambito delle azioni prescritte dal Protocollo di Kyoto e finalizzate ad abbassare l’emissione mondiale di anidride carbonica, il Trentino si è posto l’obiettivo di una “Provincia a emissioni zero” e per questo vuole sviluppare una serie di iniziative volte ad aumentare gli stock di carbonio negli ecosistemi forestali. Questa strategia viene ad integrare gli indispensabili interventi nel campo del risparmio energetico e dello sviluppo delle energie rinnovabili.
La Provincia ha inoltre previsto, quale collaborazione tra il Dipartimento Risorse Forestali e Montane e l’Assessorato alla Solidarietà Internazionale, la realizzazione di interventi forestali nei paesi in via di sviluppo, e nello specifico interventi – non previsti dal protocollo di Kyoto e dunque considerati “volontari” – che comportino la tutela di foreste pluviali tropicali, coniugando la difesa del clima e della biodiversità con la promozione economica e sociale delle popolazioni locali.
Per questi motivi e per l’impegno nell’utilizzo delle energie alternative, la Commissione del concorso ha votato all’unanimità l’assegnazione del riconoscimento internazionale “Un Bosco per Kyoto 2010” alla Provincia autonoma di Trento.

Come detto, anche il Comune di Transacqua ha ottenuto il riconoscimento “Un bosco per Kyoto”. Il Comune del Primiero è stato premiato per il successo conseguito nella raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti (l’80 % nel 2008), oltre che per le azioni promosse per il risparmio energetico. A ritirare il premio a Roma c’erano il sindaco Marino Simoni e l’assessore ai lavori pubblici Pietro Pradel.

Exit mobile version