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Il piano di Obama per la sicurezza energetica

(Rinnovabili.it) – La pressione sulla politica di sicurezza energetica si fa sentire anche negli Stati Uniti. La turbolenta situazione del Medio Oriente ha fatto alzare il prezzo del greggio oltre i 100 dollari al barile, rinfuocando le critiche dell’opposizione americana. A breve il presidente Obama si pronuncerà in discorso pubblico all’Università di Georgetown a Washington presentando la strategia messa a punto per avvicinare gli Usa al sogno dell’indipendenza energetica.
L’obiettivo della Casa Bianca, secondo gli ultimi commenti al discorso presidenziale, sarà quello di riuscire a tagliare le importazioni di petrolio di un terzo in 10 anni e per ottenere ciò i piani governativi cercheranno di abbracciare tutti gli aspetti della questione energetica. Espandere la produzione di petrolio, aumentare l’uso del gas naturale per veicoli e incrementare la produzione di etanolo saranno gli elementi chiave da integrare con un rinnovato impulso allo sviluppo sostenibile.
Come annunciato a gennaio Obama intende portare gli States entro il 2035 a produrre l’80% dell’energia da fonti low carbon (senza quindi voler rinunciare al nucleare) e nelle prossime iniziative dedicate alla sicurezza energetica non potranno mancare, come confermato dalla stessa Washington, sostegni all’energia solare, eolica e geotermica, così come all’edilizia ultra efficiente sotto il profilo dei consumi. Altro obiettivo fondamentale sarà quello di essere il primo paese al mondo ad avere entro il 2015 un milione di veicoli elettrici sulle strade e il presidente ha già promesso che il governo federale a partire dal 2015 acquisterà solo veicoli ecologici, come auto ibride ed elettriche.

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