(Rinnovabili.it) – Con una spesa annua di circa 18 miliardi di dollari in risorse energetiche il Dipartimento della Difesa si è confermato nel 2008 il più grande consumatore degli Stati Uniti. Una realtà che potrebbe tuttavia essere pronta ad una svolta ecologica, complici anche l’attuale situazione economica, la progressiva diminuzione delle risorse naturali e il costante pericolo nel trasporto di carburanti all’interno delle zone di guerra. Il Pentagono ha, infatti, annunciato che 7,4 miliardi di dollari del pacchetto di stimoli ricevuti dal governo 300 milioni saranno destinati a programmi per lo sviluppo di biocombustibili e di efficienza energetica. Sebbene la fine del conflitto in Medio Oriente appaia una priorità di gran lunga più fondamentale, c’è da sottolineare che il ‘green new deal’ intrapreso dall’amministrazione Obama non sembra tralasciare nessun campo.
Nel programma rientra lo sviluppo di: veicoli ibridi tattici, fuel cell portatili ad alta efficienza, schiuma isolante per ridurre la dispersione termica delle tende e combustibile da alghe per aviogetti della Marina Militare e delle Forze aeree. Inoltre parte dei finanziamenti serviranno per migliorare i primi prototipi di unità mobili per la conversione dei rifiuti in biocarburante utilizzando processi batterici anaerobici. Sviluppati dei primi generatori da 60 kW nell’estate del 2008 non risultarono in grado di gestire le tonnellate di rifiuti giornaliere create da una base militare; per tale motivo il progetto potrà contare su 7,5 milioni per potenziarne le capacità. Quindici milioni andranno invece alo sviluppo di “stuoie” solari, moduli fotovoltaici leggeri e flessibili che possano essere facilmente arrotolati e trasportati dai militari.