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Il nuovo record porta l’oro nero a toccare 122 dollari

A questo punto non possiamo far altro che constatare come nei dodici mesi scorsi le quotazioni del barile siano raddoppiate. A New York il “Light crude” cresce di 2,03 dollari arrivando a 122 dollari. Questa volta più che la rischiesta dei nuovi mercati, dietro questo nuovo record sembrano esserci motivi politici. Ad esempio la Nigeria, dove uno sciopero dei lavoratori del settore si somma agli attacchi dei miliziani separatisti o come le tensioni create dall’Iran, che si oppone a controlli al suo sviuppo nucleare, A Londra il Brent (il petrolio del Mar del Nord) sale di di 2,29 dollari fino a 120,28 dollari, dopo aver raggiunto 120,35 dollari, un altro picco storico.  

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