Rinnovabili

Il Nord America bocciato in ecologia

Un’analisi è stata condotta da Ecofys e co-finanziata da Allianz, Gruppo finanziario da tempo a fianco del Wwf sia in Italia che al livello mondiale per portare avanti studi sul mutamento climatico. Questo esame evidenzia, come per le attuali emissioni di CO2 e le politiche in termini ambientali, risultino in prima linea la Germania, poi la Francia quindi il Regno Unito, ma sono nazioni in cui potrebbero crescere le emissioni, se non verranno prese subito misure più aggressive. Nella classifica negativa l’Italia si piazza quarta (dopo Usa, Canada e Russia). «Appare evidente che il Canada deve abbandonare la politica collaterale agli USA degli ultimi anni e ricostruire la propria reputazione di paese leader nella lotta al cambiamento del clima – dice Hans Verolme, Direttore del Global Climate Change Programme del Wwf.
Usa e Canada non hanno attuato politiche per limitare le emissioni di gas serra. Per affrontare la situazione, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ora commissario Ue, sta cercando di raggiungere un accordo in tal senso al summit del G8 che si svolge proprio questi giorni in Germania.
«I Paesi più industrializzati, riuniti nel G8, hanno la responsabilità di dare impulso a tale processo – ha dichiarato Michele Candotti, segretario generale del Wwf Italia – impegnandosi in profondi tagli alle proprie emissioni e imprimendo un impulso ai finanziamenti per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili anche nei paesi in via di rapido sviluppo e nei paesi più poveri. (fonte La Stampa.it)

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