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Il no del Congo ai sacchetti di plastica

(Rinnovabili.it) – Mentre la Commissione Europea è intenta a valutare la possibilità di estendere al resto d’Europa il bando imposto dall’Italia ai sacchetti plastica, c’è chi, in Africa, passa direttamente all’azione. E’ la Repubblica del Congo che, dopo quanto già fatto da Sud Africa, Eritrea, Ruanda, Somalia, Kenia e Uganda, scende in campo per dare il buon esempio. Come molte nazioni in via di sviluppo, nel Paese manca un sistema di gestione dei rifiuti e impianti di riciclaggio adeguati e, nel deciso tentativo di combattere l’inquinamento ambientale, la nazione dell’Africa Centrale ha scelto di vietare la produzione, l’importazione, la vendita e l’uso delle buste di plastica.
Uno stop che non si limita solo alle comuni shopper ma che riguarderà anche i sacchetti impiegati per il confezionamento di prodotti alimentari, dell’acqua e altre bevande. A darne la notizia, il portavoce del governo Bienvenu Okiemy che ha così commentato la decisione alla base della nuova normativa: “da qualche anno, soprattutto nelle aree urbane, il Congo è stato testimone di un forte inquinamento ambientale provocato dalle buste di plastica abbandonate che bloccano i sistemi di drenaggio, causando alluvioni e smottamenti”. Ancora non si conosce la data a partire dalla quale il divieto diverrà effettivo.

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