(Rinnovabili.it) – L’appuntamento è per il 25 e 26 gennaio 2010, quando sotto l’egida del Comitato economico e sociale europeo (CESE) si incontreranno a Bruxelles esponenti internazionali del mondo delle scienze, della politica e dell’arte. La due giorni non a caso è stata battezzata TippingPoint, termine impiegato in climatologia per indicare il punto in cui, a livello mondiale, i cambiamenti climatici passano irreversibilmente da uno stato ad un altro; lo scenario belga sarà, infatti, il terreno per un incontro di 130 partecipanti al fine di trovare soluzioni creative a uno dei problemi più urgenti dei nostri tempi: la crisi del clima.
“Le attese dell’avvio di un’azione internazionale coordinata e vincolante come conseguenza diretta dei colloqui di Copenaghen sono rimaste deluse. Far incontrare scienziati autorevoli e artisti di fama è un’occasione unica per dimostrare che la cultura e la scienza possono portare avanti un’azione comune laddove i politici sembrano non essere in grado di trovare soluzioni”, fa sapere una nota stampa dell’Unione europea.
Dopo il nulla di fatto di Copenaghen e a pochi giorni la scadenza stabilita per la fissazione da parte di tutti gli attori internazionali degli obiettivi individuali di emissioni di CO2, l’appuntamento potrebbe essere l’occasione per l’Europa di recuperare quel ruolo guida nella lotta ai cambiamenti climatici, ultimamente un po’ appannato. Organizzato in partenariato con il British Council, la rete EUNIC (Istituti di cultura nazionali dell’Unione europea), il Kaaitheater e l’organizzazione TippingPoint avrà fra i partecipanti il prof. John Schellnhuber, ex consigliere della cancelliera tedesca Angela Merkel, l’artista ceco David Černý e Nic Balthazar, regista e vincitore del Gran premio delle Americhe al Festival internazionale del cinema di Montreal.