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Il MIT mette a dieta i motori degli aerei

(Rinnovabili.it) – Per migliorare il settore dei trasporti a favore di una maggiore tutela ambientale gli approcci possono essere diversi; uno di questi è rendere il mezzo più efficiente sotto il punto di vista dei consumi come hanno proceduto a fare gli ingegneri del MIT.
Il contesto è quello fornito dal progetto di ricerca “N+3” della NASA che mira ad individuare le tecnologie chiave, come ad esempio strutture aerodinamiche e sistemi avanzati di propulsione, che permettano ad aerei più ecologici di prendere il volo a partire dal 2035, soprattutto in vista del predetto raddoppio del traffico aereo.
Per il team proveniente dal famoso ateneo, il compito affidato è stato quello di ripensare al mercato degli aerei commerciali con l’obiettivo di riscrivere le prestazioni dei velivoli.
Il risultato è un aereo _serie D per 180 passeggeri_ che impiega solo *il 70% del carburante*, disegnato in sostituzione del modello Boeing 737 attualmente utilizzato per i voli nazionali. Battezzata dagli ingegneri “double bubble” per il particolare design della fusoliera, la prodezza tecnologica si dimostra capace di ridurre anche il proprio inquinamento acustico così come le emissioni degli ossidi di azoto (NOx). Per raggiungere tali prestazioni gli ingegneri sono intervenuti sull’aerodinamicità a partire dalla scissione della fusoliera in due cilindri parzialmente affiancati, il riposizionamento del motore nella parte posteriore del velivolo, ali più sottili ed una coda di dimensioni ridotte. Minore resistenza all’aria si traduce inevitabilmente in minore consumo di carburante e di conseguenza in minori emissioni.
Il team del MIT attende ora di sapere se è il progetto sarà selezionato per la seconda fase del programma, fonte di ulteriori fondi per il proseguimento nella ricerca.

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