(Rinnovabili.it) – Secondo una bozza rilasciata dall’Istituto per la diversificazione e il risparmio energetico, il governo spagnolo prevedrebbe di ridurre gli obiettivi di capacità rinnovabile installata sul territorio nazionale. Nel documento riportante il Piano d’Azione Nazionale, Madrid rivede al ribasso le proprie stime, in particolar modo per ciò che concerne gli impianti eolici offshore e solari da allacciare alla rete nel prossimo decennio. Secondo il Piano, che sarà consegnato il 30 giugno all’Unione Europea, la Spagna arriverà nel 2020 con una capacità installata di 3.000 MW eolici marini rispetto a 5.000 preventivati e 13.445 MW solari, divisi tra termico e fotovoltaico, ossia 2.239 MW in meno di quanto prospettato inizialmente.
Nel complesso il Governo si attende che la produzione di energia rinnovabile raddoppi tra il 2010 e il 2020 andando a coprire il 38,2 per cento della domanda elettrica nazionale; una percentuale che risulta però ben al disotto della stima presentata lo scorso inverno e che ha quindi suscitato la veloce risposta di Greenpeace Spagna. L’associazione ha da subito stimolato il governo ad alzare il tiro anziché abbassarlo chiedendo che l’obiettivo nel consumo finale lordo di energia per il 2020 sia almeno del 50% da fonti rinnovabili; a giudizio degli ambientalisti si tratterebbe di un passo intermedio “indispensabile” per raggiungere il 100% rinnovabile entro il 2050.