Il documento, cercando di correre ai ripari, elenca una serie di misure che dovrebbero essere prese per limitare ulteriormente l’emissione di anidride carbonica. Si tratta di interventi che fino a poco tempo fa potevano sembrare esagerati, per la portata e i settori di applicazione: non a caso si parla di intervenire su strutture ospedaliere, scuole, strutture per il tempo libero ed edifici pubblici di carattere strategico. Si parla anche di regolamentare il risparmio energetico ed aumentare l’efficienza negli edifici, supportando il tutto con incentivi fiscali e agevolazioni di vario tipo. In questo ambito però, sottolinea il rapporto del governo, bisogna inserire delle indicazioni più precise e mirate che siano in grado di portare a delle soluzioni a breve termine. Uno dei nodi irrisolti rimane invece la discussa politica di rincorsa al nucleare. Nel documento non vengono menzionate strategie per aumentare l’efficienza e la sicurezza delle centrali atomiche, che attualmente si attesta su un valore teorico dell’ 88%. Il risultato attuale è che, invece di ridurre del 6% le emissioni entro il 2012, al 2005 sono aumentate del 7,8%. (fonte Ansa)