Rinnovabili

Il gassificatore si farà?

di Valeria Fabioneri

Sembrava che l’idea del gassificatore fosse stata abbandonata, invece ad Ancona, il 9 dicembre, presso l’Assessorato alle energie e fonti rinnovabili della Regione Marche, si è tenuta la conferenza dei servizi riguardante l’impianto.
Alla conferenza, il sindaco di Ripatransone Paolo d’Erasmo ha manifestato alcune perplessità sul tipo di combustibile che potrà essere realizzato nell’impianto negli anni a venire. Vuole avere la certezza che in tale struttura saranno bruciate esclusivamente paglia e potature di vigneti.
Successivamente il sindaco di Cupra Marittima Giuseppe Torquati ha obiettato, in primo luogo, l’assenza, in tale conferenza, dei rappresentanti dell’Ufficio urbanistica della provincia di Ascoli Piceno poiché, afferma Torquati: «la previsione di realizzare all’incirca 21 mila metri cubi di costruzione in zona agricola non può prescindere da una variante urbanistica al Prg vigente per modificare i parametri previsti in tali zone».
Sempre secondo il sindaco Torquati «la zona prescelta, oltre a essere circondata da un’area fortemente boscata, è interessata da vincoli e ha le caratteristiche tipiche ed inequivocabili di crinale. Inoltre è priva di strade che possano consentire il transito agli autotreni necessari per rifornire l’impianto».
I rappresentanti del comitato per la salvaguardia di Piazza di Coso, del quale fanno parte persone che risiedono sia a Ripatransone che a Cupra, hanno evidenziato che l’impianto procurerà una ricaduta di polveri tali da mettere a rischio le produzioni vinicole e le culture biologiche che sicuramente, come risulta da informazioni assunte, perderanno la denominazione Doc.
Alla conferenza erano presenti anche la ditta Enervolta, la provincia di Ascoli Piceno con i tecnici dell’ufficio ambiente e la Regione Marche con l’Assessorato alle energie rinnovabili rappresentato dall’ingegner Luciano Calvarese e dal dottor Sandro Cossignani.
La Regione Marche approfondirà tutte le obiezioni o i chiarimenti richiesti aggiornando gli interessati ad una prossima conferenza dei servizi che si presume conclusiva.

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