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Il comune di Courmayeur ostile alle centrali idroelettriche

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore di Aostasera.it che denuncia l’indifferenza dell’amministrazione comunale verso l’energia idroelettrica in un territorio ricco di acqua.

Ma è mai possibile che in Courmayeur non si possano impiantare centrali idroelettriche? Il comune potrebbe vivere di idroelettrico, data l’abbondanza d’acqua e la morfologia del suo territorio, eppure né l’idroelettrico né le rinnovabili in generale si sviluppano in questo comune. Cerchiamo allora di analizzare le ragioni e soprattutto di capire quante centrali idroelettriche sono già presenti nel territorio: c’è una micro centrale, la cui concessione risale agli anni ’80, centrale Mengola, concessione di piccola potenza. Sempre micro è la concessione della Verdenergia in Frebouze, per 90 Kw installati. C’è soltanto un impianto, mini hydro, peraltro ancora in costruzione, della società milanese SEVA srl, che tra l’altro, per ottenere la concessione idroelettrica, è dovuta scendere a compromessi col Comune, ossia regalerà annualmente l’energia elettrica per il palazzetto dello sport comunale, per un controvalore stimato di 200.000 € anno. E poi? Oltre a due irrisorie centraline micro e ad una in costruzione che cosa c’è nel comune le cui Dore, di Veny e Ferret, si formano per alimentare l’importante Dora Baltea? Nulla. In compenso tante istanze idroelettriche sono state presentate, ma tutte bocciate, un PRG comunale ostile alle centraline idroelettriche e tanti ricorsi legali, l’ultimo ha avuto sede a Roma presso il TSAP il 03 giugno 2009 in prima udienza ed il 14 ottobre 2009 l’udienza finale, ricorso promosso dalla società Santi energia srl di Courmayeur, il cui progetto fu redatto dal CESI spa.
Lettera firmata