Rinnovabili

Il Comune costruisce 16 nuovi alloggi ‘bio’ destinati all’affitto

Nell’area Peep C/22 di Case Missiroli sono partiti i lavori per la costruzione di 16 alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati a essere posti sul mercato dell’affitto con canone sociale.
Per la realizzazione di questo intervento, al Comune di Cesena è stato riconosciuto da parte della Regione un finanziamento a fondo perduto di 979mila euro, all’interno del bando per l’attuazione del Programma sperimentale di edilizia residenziale denominato “20.000 abitazioni in affitto”.
“Sappiamo bene – commenta il sindaco Giordano Conti – che anche a Cesena, dove pure la stragrande maggioranza delle famiglie vive in abitazioni di proprietà, la casa è un problema per molti, in particolare per quelle fasce sociali più deboli, per le quali è difficile sostenere l’alto costo degli affitti proposti dal mercato. Per questo nel corso degli anni abbiamo intensificato gli sforzi per aumentare l’offerta di case a canoni contenuti. I sedici alloggi di Case Missiroli danno un importante risposta in questo senso”.
Gli appartamenti, che hanno dimensioni diverse (da un minimo di 46 metri quadrati a un massimo di 95 mq) e che, in due casi, saranno destinati a invalidi perché privi di barriere architettoniche, saranno costruiti applicando i criteri della bioedilizia. In altre parole, si punta a realizzare alloggi a basso impatto ambientale e in grado di consentire forme di risparmio energetico e idrico grazie all’utilizzo di materiali bio-ecologici e di tecnologie eco-compatibili. Solo per fare un esempio, saranno installati pannelli solari in grado di garantire la produzione del 50 per cento dell’acqua calda. “La scelta di ricorrere a queste soluzioni – rimarca l’assessore all’Urbanistica Maura Miserocchi – risponde a un preciso indirizzo dell’Amministrazione Comunale di Cesena. Infatti, abbiamo sempre considerato prioritario lo sviluppo dell’edilizia sostenibile, e in questa direzione ci siamo impegnati modificando il nostro regolamento edilizio e prevedendo incentivi per favorire la diffusione di queste buone pratiche. Ma è altrettanto importante l’applicazione diretta nei nostri interventi di queste tecniche, per fornire un esempio concreto che dimostri la validità di queste soluzioni e contribuisca a promuovere l’innalzamento degli standard di qualità. Un primo passo è già stato compiuto con l’avvio dei lavori per la nuova scuola di Torre del Moro, progettata seguendo criteri ‘bio’, e ora proseguiamo su questa strada con un progetto di tipo residenziale”.

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