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Il CCS Enel ora nel Recovery Plan della UE

Due nuovi progetti italiani, entrano a far parte del piano di investimenti in campo energetico della Commissione europea

Le proposte in materia d’infrastrutture energetiche contenute nel piano di ripresa economica europeo avevano lasciato il malcontento in Italia presentando un quadro complessivo piuttosto a favore dei Paesi dell’Europa del Nord. Repentina la risposta del Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che all’inizio del mese aveva inviato una lettera al Commissario all’Energia Andris Piebalgs, per chiedere a Bruxelles una revisione il piano. E oggi arriva la notizia che ad essere inseriti nella lista progetti saranno anche il metanodotto Galsi, per portare il gas algerino in Italia attraverso la Sardegna e il Ccs Enel di Porto Tolle in Veneto per il sequestro e stoccaggio della CO2. Ad annunciarlo gli euro-parlamentari Mario Mauro (Fi), Gianni Pittella (Pd) e Gianluca Susta (Pd), spiegando di avere avuto notizia della decisione della Commissione Ue, della quale tuttavia sono ancora in attesa di una conferma ufficiale. Secondo i tre eurodeputati una decisione in tal senso dimostrerebbe la fondazione delle osservazioni italiane, vale a dire non aver rispettato degli equilibri geografici privilegiando piuttosto le interconnessioni tra Stati membri.