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Il cambiamento climatico? E’ una questione locale

(Rinnovabili.it) – Sembra una lotta impari quella ingaggiata tra le città e il cambiamento climatico. Stando ad un nuovo esame delle politiche urbane condotto da Patricia Romero Lankao del _National Center for Atmospheric Research_ (NCAR) di Boulder, in Colorado, i centri urbani in tutto il mondo stanno incontrando non poche difficoltà ad adottare le necessarie misure per proteggere i residenti dagli impatti del surriscaldamento globale. Lo studio, che si ricollega ad un progetto di ricerca internazionale dedicato al rapporto tra urbanizzazione e clima, lancia un allarme da non sottovalutare: molte delle città in rapida crescita, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, saranno *i bersagli più probabili degli stravolgimenti ambientali* in atto, vulnerabili a fattori come continue ondate di calore o piene dei fiumi.
“Il cambiamento climatico è una questione profondamente locale e costituisce una minaccia profonda nelle aree urbane in crescita”, afferma Romero Lankao. “Ma ancora troppe poche città stanno sviluppando strategie efficaci a protezione dei propri residenti”.
Le città rappresentano le principali fonti di gas serra al mondo, ma allo stesso tempo, le popolazioni urbane sono ‘i bersagli’ più suscettibili ad essere colpiti dal cambiamento climatico, come spiega Sarah Ruth, direttore del programma nella divisione NSF di dell’Atmosfera e Scienze Geospace, che finanzia NCAR. Secondo il ricercatore entro il 2020 *le aree urbane con 1 milione o più residenti saranno oltre 500*, ma ad oggi mancano i servizi e le infrastrutture per gestire questo rapido afflusso. Per Romero Lankao la mancata preparazione delle città è riconducibile a tre elementi chiave: le differenti priorità di sviluppo economico che hanno la precedenza sui fattori climatici, la pressione continua nei confronti di standard di salute e sicurezza e la mancanza di proiezioni climatiche in scala per prevedere gli impatti del _global warming_ sulle singole città.

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