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IEA: Giappone, per tagliare la CO2 avrà bisogno del nucleare

Nobuo Tanaka, direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia, è discorde con il governo giapponese riguardo le imposte sul consumo del carburante.

(Rinnovabili.it) – Nobuo Tanaka, ex funzionario del dipartimento dell’Economia e attuale direttore generale dell’International Energy Agency (Iea), ha sostenuto in una riunione a Tokyo, la necessità che il Giappone sperimenti l’utilizzo di nuove centrali nucleari, almeno una in più ogni anno, per raggiungere una più cospicua riduzione nel taglio delle emissioni, oltre che proseguire nel favorire programmi e piani governativi per il risparmio energetico.
Proprio in merito ai piani del Governo Democratico in vigore, egli si dichiara scettico, e giudica inappropriata la scelta di ridurre le imposte sul carburante, a parer suo, già ai minimi livelli se confrontate con quelle degli altri Stati in cui si paga molto di più, quando al contrario, occorrerebbe aumentarle al fine di scoraggiare gli acquirenti al suo utilizzo, e contribuire ,al contempo, alla mitigazione dei cambiamenti climatici .
Se è vero quanto detto dal Premier Yukio Hatoyama, il quale intende, entro il 2020, e rispetto alle stime del 1990, vedere ridotta la produzione di inquinanti del 25% da parte della nazione nipponica, egli dovrebbe inoltre già sapere che ,Tokyo – “non ha molto spazio di manovra per tagliare le emissioni affidandosi solo alla riduzione dei consumi energetici”, ha specificato Tanaka. A detta sua, aumentare gli investimenti nell’installazione del nucleare che, rispetto alla percentuale attuale, dovrebbe crescere almeno del 20% in più, aiuterebbe il Paese nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.

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