STREET (Spatially & Temporally Resolved Energy & Environment Tool) è il modello sperimentato dal dottorando Stephens Romero, dell'Università dell California, per predire gli effetti futuri sul Pianeta dei carburanti alternativi
(Rinnovabili.it) – Stephens-Romero, dottorando dell’Università della California Irvine, ha recentemente pubblicato un progetto ambizioso visibile sul sito dell’Environmental Science & Technology, come parte dell’Advanced Power & Energy Program.
Il ricercatore americano ha tentato di ricostruire la prospettiva ambientale del nostro Pianeta dei prossimi anni relativamente agli impatti determinati da infrastrutture a idrogeno e veicoli a fuel cell e delle modalità con cui influiscono sulla situazione climatica terrestre.
Per fare ciò Stephens-Romero ha ideato un modello di computer noto come “STREET”:https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/es901515y?prevSearch=%255Bauthor%253A%2BStephens%2BRomero%255D&searchHistoryKey= (Spatially & Temporally Resolved Energy & Environment Tool) attraverso il quale “per la prima volta – ha dichiarato il ricercatore – possiamo guardare a questi scenari futuri sulle tipologie di carburante e predire in che modo questi stanno procedono nel loro impatto, come l’ozono ed il particolato che hanno gravi effetti sui polmoni dei cittadini e sulla qualità della vita”. Nel suo modello ‘Street’ egli ha predetto e stimato un preciso scenario per il 2060 dove ad esempio nelle grandi aree di Los Angeles si utilizzerà per ben il 75% automobili con celle a combustibile alimentate dall’ idrogeno che aiuteranno a far regredire il processo del riscaldamento globale.
Questo modello sarebbe così in grado di fornire alcune risposte che si legano alla tipologia di misure intraprese per evitare che determinati effetti indesiderati nel futuro peggiorino il clima e di vagliare diverse considerazioni per cercare di ottenere i migliori risultati auspicabili al fine di contrastare la febbre della Terra.
Romero, che con il suo studio ha raccolto pareri favorevoli tra i politici della California, tra i molti leader del settore automobilistico (Toyota, Honda, General Motors) e di altri come Shell, Air Products, California Air Resources Board e la California Energy Commission, ha invitato loro ad adottare misure ambientali precise: “i politici della California- ha asserito- potrebbero utilizzare tale strumento in maniera che venga migliorata la qualità dell’aria nella regione”.
A suo dire, attraverso un impegno concreto di ciascuno, gli enti governativi e le organizzazioni coinvolte in tale stima, potrebbero certamente calcolare ad esempio che per il 2060 la quantità di gas serra, rispetto alla situazione registrata al 2009, possa essere del 60% inferiore, i livelli di fuliggine ridursi del 15% e le particelle microscopiche di ozono calare del 10%.
Stephens-Romero nella sua ricerca si è posto diverse domande tra le quali spicca come traslare le conoscenze, le nuove tecnologie ed il nuovo atteggiamento di cui l’ambiente necessita senza però modificare le abitudini che contraddistinguono la società moderna e soprattutto evitando che l’economia perda il proprio potere. Poichè ha continuato Romero “non sappiamo in che modo tali cambiamenti potrebbero influenzare il nostro futuro” la risposta è da trovare nell’utilizzo del modello STREET, in grado di fornire delle risposte convincenti.
Scott Samuelsen, Direttore dell’ Advanced Power & Energy Program, ha dichiarato che “La ricerca è in buona posizione” reputando “lo sviluppo di infrastrutture ad idrogeno come il crocevia del cambiamento climatico globale, il futuro dell’automobile, l’economia dello Stato, e la leadership in California nel risolvere il conflitto tra l’energia e l’ambiente”.