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Idrogeno, la scommessa dell’industria giapponese

(Rinnovabili.it) – Non c’è rivalità quando l’obiettivo è comune. A dimostrarlo sono le tre principali case automobilistiche giapponesi Toyota, Honda e Nissan che hanno deciso di unire le proprie forze con una decina di aziende energetiche del Paese nel tentativo di accelerare la commercializzazione della mobilità ad idrogeno. Il neo accordo mira a realizzare 100 stazioni di rifornimento per i veicoli a fuel cell entro 5 anni nelle metropoli di Tokyo, Nagoya, Osaka e Fukuoka, nella convinzione che un network di distribuzione sia la prima mossa necessaria per tagliare il costo di produzione di veicoli alimentati a idrogeno.
“Le case automobilistiche giapponesi continuano a ridurre drasticamente il costo di fabbricazione di tali sistemi e si prefiggono di lanciare i veicoli a celle a combustibile sul mercato giapponese – soprattutto nelle quattro grandi aree metropolitane del Paese – nel 2015”, hanno dichiarato le società in una nota stampa congiunta. Nell’intesa rientrano diverse società di raffinazione del metano nipponiche, dal momento che tra le tecniche più comunemente impiegate per la produzione dell’idrogeno c’è lo _strippaggio del gas naturale liquefatto,_ vale a dire l’asportazione da un liquido delle sostanze volatili in esso disciolte. Nessun dettaglio è stato ancora rivelato in merito ai finanziamenti necessari, ma secondo le prime stime il progetto potrebbe costare diverse centinaia di milioni di dollari.
Il Giappone entra dunque ufficialmente nella gara internazionale per lo sviluppo di una mobilità a fuel cell che, almeno nei piani, vede regnare incontrastata la Germania con quello che probabilmente è il più ambizioso programma fino ad oggi sviluppato: un consorzio di società mira a istallare 1.000 stazioni di rifornimento d’idrogeno nei prossimi cinque anni ad un costo massimo di 2,6 miliardi di dollari. Le prime 25 dovrebbero comparire nelle grandi città come Berlino già quest’anno.

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