La particolare anatomia del Cetorino ha ispirato un giovane studente statunitense a realizzare un nuovo concept per lo sfruttamento delle correnti marine
(Rinnovabili.it) – Non troppo tempo fa erano state le megattere a ispirare i progettisti nella realizzazione di nuove turbine eoliche. Ora l’oceano torna a prestare la sua immensa banca dati al mondo della tecnologia energetica e a divenire modello per dispositivi più efficienti per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. L’ultima fonte di biomimetica è lo squalo elefante che lo studente di design industriale Anthony Reale ha preso in prestito per la creazione del suo “Strait Power”, un generatore alimentato da un’idro-turbina che i test hanno dimostrato essere del 40 per cento più efficiente dei dispositivi attuali.
A ispirare il giovane progettista è stata la particolare anatomia dell’animale: sugli archi branchiali lo squalo elefante mostra numerosissimi filamenti che circondano per esteso la sua testa chiamati branchicteni e lunghi una decina di centimetri, la cui funzione è quella di filtrare l’acqua marina fermando il plancton e aiutando il pesce a nuotare.
Inoltre il Cetorino possiede un’apertura della mascella che può arrivare sino a 1,2 metri creando un importante differenziale di pressione lungo il corpo dello squalo – al pari di quello che avviene negli aerei – che aiuta l’acqua a fluire fuori dalle branchie. Con questo concetto in mente Reale ha progetto una turbina a doppio augello convergente. L’acqua entra nella dispositivo attraverso la prima apertura mentre la seconda – come nelle branchie dello squalo – comprime l’acqua e crea una zona di bassa pressione per condurvi i flussi attraverso e generare più energia.
Reale ha avuto l’opportunità di mettere alla prova il suo prototipo presso il Laboratorio di Idrodinamica marina dell’Università del Michigan (UM) e ha così valutato che *Strait Power*, dopo un test di 200 ore a 3 metri di profondità, è in grado di generare una potenza in uscita del 40% superiore a quella di una turbina a singola pala.
Lo studente, che ha già depositato il brevetto per questa invenzione, intende ora mettere in pratica 5 progetti disegnati per un uso commerciale di *Strait Power*, dalla versione portatile (e pieghevole) per la ricarica di piccoli gadget o dispositivi militari fino alla variante commerciale con pale di 3 metri di diametro per raggiungere potenze di oltre 40 kW.