Pedane, bauletti e portacasco della Vespa GTS e dell’MP3 della Piaggio. Ma anche pannelli fonoassorbenti da utilizzare nelle autostrade toscane SAT (Società Autostrada Tirrenica) per la riduzione dell’impatto acustico. Sono le tipologie di manufatto realizzate con plastiche eterogenee riciclate che derivano dalle raccolte differenziate toscane e che dono trattate da Revet.
In occasione della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti, l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini ha presentato oggi questi nuovi “ri-prodotti” tutti toscani. Si tratta dei risultati concreti di due dei cinque progetti che erano previsti dal protocollo d’intesa firmato a inizio anno tra Regione, Revet S.p.A. e Corepla (Consorzio Nazionale Riciclaggio della plastica).
“I ri-prodotti presentati oggi sono due passaggi importanti per inserire stabilmente nel mercato oggetti d’uso indust riale ottenuti con materie prime seconde di origine plastica – ha detto l’assessore Bramerini – Non basta raccogliere in maniera separata i rifiuti ma è necessario che questi tornino a nuova vita riutilizzando la materia di cui sono composti. E’ così che facciamo crescere la green economy reale, quella che produce sia “ecomateriali” sia posti di lavoro. Promuovendo e incentivando il buon mercato del riciclo, permettiamo ai cittadini di vedere concretamente gli oggetti prodotti dai loro rifiuti e i frutti del loro impegno nel differenziare, al tempo stesso valorizziamo le buone pratiche delle famiglie, spingiamo le pubbliche amministrazioni a fare più ‘acquisti verdi’ e incentiviamo le aziende regionali che già operano nella green economy».
“La raccolta differenziata non è il riciclaggio: sono due gambe e se una non c’è, si zoppica – ha aggiunto Valerio Caramassi presidente Revet -. O non si danno sbocchi ai materiali raccolti o questi mancano. Senza uno sforzo di sistema, cioè il coinvolgimento di soggetti che normalmente non lavorano su questi progetti di riciclo, non saremmo arrivati fin qui. Il mercato ha capito prima e meglio cosa significa riciclare: ora aspettiamo che lo facciano anche le istituzioni, con gli acquisti verdi”.
I progetti di riciclo interessano la frazione di plastiche eterogenee, denominata plasmix, normalmente non riutilizzata ma avviata alla termovalorizzazione. Queste plastiche -raccolte, selezionate e processate nello stabilimento di Pontedera di Revet- corrispondono a circa 15.000 tonnellate/anno, circa il 50% di tutta la plastica raccolta da Revet nei 219 comuni serviti.
Il primo obiettivo del protocollo è la produzione di particolari per automotive. Piaggio, insieme a Revet e Industrie Generali, ha realizzato i manufatti con il nuovo composito a base di granu li ottenuti dal plasmix; l’attività ha riguardato inizialmente alcuni lotti “pilota” per Vespa GTS e Piaggio MP3 sia di parti verniciate (scudo, fiancate, controscudo, bauletti) sia colorate in massa (sottosella, portacasco, coperchi motore, scatole filtro).
“Il nostro Gruppo – ha dichiarato Maurizio Roman, direttore generale sviluppo e strategie di prodotto del Gruppo Piaggio – e’ fortemente impegnato a favore della soluzione delle problematiche ambientali, attraverso lo sviluppo di prodotti indirizzati alla mobilita’ sostenibile, come pure l’implementazione di processi produttivi a basso impatto ambientale, e l’utilizzo di materie prime riciclabili e non nocive che e’ fondamentale nel “life cycle management” dei prodotti. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo al progetto presentato oggi, promosso dalla Regione Toscana, e intrapreso da Piaggio con Revet con la partecipazione di Provincia di Pisa, Comune di Ponteder a, Pontech/Pontlab, Universita’ di Pisa e Industrie Generali.
I risultati sono brillanti: non solo si e’ dimostrata la fattibilita’ tecnica del processo, ma si e’ anche verificata la rispondenza dei materiali ottenuti alle specifiche tecniche richieste per la nostra componentistica. Il materiale ottenuto consente di sostituire fino al 30% di materiale vergine con il derivato da materiali plastici riciclati, con una percentuale che potra’ salire al 40% nello stadio successivo del progetto, con un netto vantaggio in termini di risparmio di prodotti di diretta derivazione petrolifera.”
A breve dai progetti pilota si passerà alla produzione di serie, ampliando la gamma applicativa e facendo salire la percentuale di plasmix usato.
Il secondo obiettivo del protocollo è la realizzazione di pannelli fonoassorbenti. Urbantech, partner tecnologico di Revet, ha realizzato un prototipo di pannello che SAT potrà utilizzare per la riduzione dell’impatto acu stico nei tronchi autostradali gestiti.
“Sin dalle fasi di predisposizione e poi approvazione del progetto preliminare del completamento autostradale Rosignano-Civitavecchia – ha spiegato Giovanni Luca Guadagno direttore sezione Nuovi Lavori di Sat – la Regione ha dato indicazioni a Sat di utilizzare materiali provenienti dalle aziende del riciclaggio toscane e Sat quelle indicazioni le ha condivise volentieri. Naturalmente prima di poter essere utilizzati, i pannelli ottenuti con materiale plastico riciclato dovranno essere validati in laboratorio per certificare le caratteristiche fonoassorbenti.
Per la realizzazione di questi nuovi obiettivi cui è necessaria la massimizzazione del riciclaggio della plastica, insieme alla Regione sia il Comune di Pontedera che la Provincia di Pisa hanno supportato Revet, Piaggio e Sat nel costruire i tavoli di lavoro che hanno coinvolto Università di Pisa, Pont-Lab e Pon-Tech per l a ricerca applicata. La sinergia tra imprese, enti pubblici e soggetti deputati alla ricerca proseguirà anche su altri prodotti. Revet ed Università stanno facendo prove, nei distretti delle PMI toscane ad alta vocazione produttiva specializzata, per realizzare oggetti che abbiano come componente anche la plastica riciclata.
Gli altri tre progetti di Revet a marchio “Ri-prodotti in Toscana” sono:
– la fornitura di semiprodotti lavorati (da profili pieni) alla partner “Esterni” di San Miniato per la produzione di arredi per esterni che enti ed aziende pubbliche possono ri- acquistare nel rispetto delle leggi nazionali e regionali sugli “acquisti verdi”;
– la produzione di “pallets” in plastica riciclata per la grande distribuzione;
– la fornitura di profili cavi per la realizzazione di componenti per prefabbricati.