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“I pazzi siete voi”, un’iniziativa atomica contro il nucleare

(Rinnovabili.it) – Una singolare iniziativa dal nome *I pazzi siete voi* – quella di Giorgio, Alessandra, Pierpaolo e Luca, che oggi, con il sostegno dell’associazione ambientalista Greenpeace, porterà i 4 ragazzi a dire _NO al nucleare_, a rinchiudersi in un bunker e a simulare al suo interno le medesime condizioni di vita che si avrebbero dopo un’ipotetica esplosione atomica in Italia.
Vivranno al chiuso senza mai uscire, ripresi 24 ore al giorno da una webcam che trasmetterà le immagini sul loro “sito web”:www.ipazzisietevoi.org, e ci resteranno fino al _12 Giugno_, data fatidica del referendum contro il nucleare che, a differenza di quelli su “acqua pubblica” e “legittimo impedimento”, rischia una seria battuta d’arresto dopo la decisione del Governo di applicare una moratoria sul decreto nucleare in seguito agli incidenti di Fukushima.
Eppure, nonostante l’incertezza getti delle ombre sul giudizio popolare in questione, i quattro giovani affideranno comunque al web – via facebook, twitter e sul sito dell’iniziativa – dei videomessaggi sulla loro vita da reclusi e sui rischi del nucleare.
“La protesta – spiega in un intervista di Repubblica, Salvatore Barbera, responsabile della campagna contro il nucleare di Greenpeace – inizierà anche se ancora non sappiamo se il referendum ci sarà o meno. Sappiamo però che c’è un enorme disinformazione e se si voterà dobbiamo convincere 27 milioni di italiani ad andare alle urne e scegliere il Sì”.
“Quando i ragazzi – continua Barbera – hanno pensato questo progetto e ce l’hanno proposto, a noi è sembrata un’idea molto interessante. E’ diversa dalle altre campagne che facciamo noi, ma volevamo sfruttare linguaggi più moderni e giovani”. Ed è forse proprio questo modo di comunicare, come si nota dalle stesse espressioni utilizzate nel loro video manifesto, ad essere, per schiettezza ed immediatezza, uno dei punti di forza dei nuovi giovani antinuclearisti: “_Voi che minimizzate il disastro di Fukushima. Voi che pensate al vostro tornaconto personale alla faccia dell’interesse della comunità. Siete pazzi pericolosi. […] Vogliamo parlare ai ragazzi come noi… questa battaglia riguarda tutti. Diffondete i nostri messaggi, organizzatevi, inventatevi una vostra azione. La nostra protesta dovrà crescere ogni giorno di più_”.

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